Lo “strano” caso delle assunzioni al Consorzio turistico

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Va bene che il Consorzio degli operatori turistici della città è un organismo privato, va bene che ha tutto il diritto di valutare come investire le risorse della tassa di soggiorno, che il Comune ha stabilito di destinargli per il 90% ogni anno, ma da qui a fare addirittura delle assunzioni ce ne corre. È questo in sintesi l’allarme lanciato dal consigliere comunale di Sel Vito D’Antona: “Da notizie informalmente acquisite – si legge in un’interrogazione presentata all’amministrazione -, sembrerebbe che il Consorzio in questi giorni stia procedendo a selezionare personale da destinare alla costituzione di un ufficio organizzativo. Pur trattandosi di un consorzio costituito prevalentemente tra privati, il Consorzio gestisce in gran parte fondi e risorse pubbliche provenienti dalla riscossione dell’imposta di soggiorno, perciò apparirebbe necessario che scelte importanti, come quelle che attengono alla costituzione di rapporti di lavoro o di collaborazione con terzi, siano preceduti da avvisi pubblici, per mettere in condizione il maggior numero di persone o imprese di partecipare”.

In attesa che la questione venga discussa in Consiglio, il presidente del Consorzio Renato Nuccio ha precisato che “il Consorzio non sta procedendo ad effettuare assunzione di personale, bensì ad una ricerca esplorativa per verificare competenze professionali per eventuali incarichi limitati nel tempo al fine di porre in essere l’esecuzione di progetti pilota, condivisi con l’amministrazione comunale, per i quali sono richieste particolari caratteristiche di esperienza”. Nei fatti si tratterebbe, a quanto pare, di un’assunzione part time per un periodo di sei mesi, con una specifica finalità: organizzare l’ufficio, nella stanza che il Comune ha messo a disposizione del Consorzio a Palazzo della Cultura, e renderlo operativo rispetto alle finalità del Consorzio stesso, legate alla promozione del territorio. “E’ del tutto evidente – precisa comunque Nuccio – che qualunque attività sarà concordata e monitorata dagli organi di indirizzo e di controllo, previsti dallo Statuto e dalla convenzione stipulata con il Comune”.