L’emendamento salva-Comiso non s’ha da fare

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E’ stato dichiarato inammissibile l’emendamento salva-Comiso proposto dalla senatrice Venerina Padua, insieme agli altri che non erano strettamente legati al testo del decreto all’esame dell’aula, tra cui quelli per i Comuni dissestati: sfuma così ancora una volta la speranza dell’ente di poter ottenere la possibilità di riequilibrare il bilancio in tre anni, spalmando il disavanzo di quasi due milioni di euro contenuto nei bilanci 2011-2012. Peraltro, in questo caso, era stato inserito anche un secondo emendamento che prevedeva l’abbassamento da 60 a 20mila abitanti della soglia per poter riequilibrare in tre anni, anch’esso dunque nemmeno esaminato.

La senatrice iblea si dice amareggiata: “E’ un atteggiamento – commenta la Padua – che ci lascia attoniti e che vanifica il lavoro parlamentare già svolto, tanto più quando, come nel caso degli emendamenti per i Comuni in dissesto, si riferisce a proposte dimodifica attinenti alla materia propria del decreto e che cercano di superare disagi crescenti presenti sui territori”.

Già sul piede di guerra l’opposizione di centrodestra al Comune di Comiso, che accusa la Giunta Spataro di incapacità e ne chiede le dimissioni.