La Flai conferma Salvatore Carpintieri segretario generale

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Salvatore Carpintieri è stato confermato al vertice della Flai Cgil di Ragusa.

L’elezione a segretario generale è avvenuta, ieri, al termine del congresso provinciale che ha registrato la partecipazione di 89 delegati in rappresentanza di 7.092 iscritti: la seconda categoria per numero di adesioni dopo lo Spi a Ragusa.

Il confermato segretario generale ha ottenuto 42 voti su 42 votanti dei 46 componenti il nuovo comitato direttivo.

La Flai Cgil di Ragusa rappresenta una realtà importante considerato che il comparto rappresenta un pezzo di economia fondamentale per il territorio di questa provincia e la relazione del segretario porta un titolo eloquente: “Agroalimentare di qualità, qualità del lavoro”. Ma il quadro generale presenta il conto di aziende che hanno registrato situazioni di vero e proprio collasso con le conseguenze in capo ai lavoratori. Nonostante tutto il dato oggettivo riferisce numeri importanti che rimangono solidi e che esprimono comunque una realtà di grande rilevanza. La Flai Cgil di Ragusa ha denunciato situazioni di irregolarità e di illegalità. E’ problematica la condizione di lavoro degli extracomunitari ai quali vengono affidati i compiti più duri profittando della necessità di un’occupazione in una condizione sociale complicata per via della Bossi Fini. Condizione di bisogno che a volte comporta un abbassamento delle possibilità contrattuali reali e delle paghe effettive. I controlli sono deboli e si registrano casi di capolarato. Un’ intermediazione illegale di manodopera che è stata a più riprese denunciata dal sindacato.

La Flai ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Cooperativa Proxima per un progetto di aiuto ai lavoratori stranieri disseminati nelle campagne, per garantire un piccolo ma importante sostengo di mobilità e assistenza nelle pratiche. Ma c’è un’altra faccia della medaglia. In provincia di Ragusa esistono diffusamente presenze qualificate di aziende che, non solo rispettano i contratti di lavoro, sono impegnate a produrre prodotti di qualità e di eccellenza che fanno gola ai mercati nazionali e internazionali. Ed è questa la sfida che bisogna accettare: qualità del prodotto vuol dire qualità del lavoro anche in termini di sicurezza. Un tassello in più è la Cassa agricola, in attività dal 1° marzo, istituita a Ragusa per la erogazione di prestazioni integrative in materia di malattia, infortunio e maternità ai lavoratori e alle lavoratrici agricoli. Un esito fallimentare quello sul lavoro forestale e l’attività di tutela del patrimonio agroforestale. L’accordo siglato con l’ex Presidente della Regione Lombardo sulla legge di riordino, recupero contrattuali e rinnovo del contratto integrativo fermo al 2001,  è rimasto lettera morta.

Con Crocetta solo speranze e oggi delusione. In provincia di Ragusa sono 1400 gli addetti compresi quelli dell’antincendio. Tragica la gestione del Consorzio di bonifica di Ragusa dove clientelismo e assunzioni amiche e contenziosi senza fine offrono un quadro di incertezza.  La crisi non ha risparmiato il settore lattiero caseario a Ragusa dovuta alla caduta del consumi che ha intaccato sensibilmente i livelli occupazionali.

“Abbiamo posto alcune questioni di merito nel quadro di una realtà complicata, dichiara Salvatore Carpintieri, nel comparto agroalimentare che rappresenta non solo, di gran lunga, il settore più consistente dell’attività produttiva e dell’occupazione in generale, ma anche un settore dinamico, proiettato anche verso l’esportazione, e capace anche, pur con tante luci ed  ombre, di comprendere produzioni con caratteristiche di notevole livello, di prestigio riconosciuti. Questi aspetti non devono essere sottaciuti, altrimenti rischiamo di fare un danno al nostro mondo di lavoratori e lavoratrici agricoli”.

Al convegno hanno dato il loro contributo Totò Tripi segretario generale della Flai Sicilia, Giovanni Mininni, segretario nazionale Flai Cgil e Giovanni Avola, segretario generale Cgil di Ragusa.