Sbarchi, fermati tre presunti scafisti

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maxi sbarco pozzallo

Aggiornamento sul fronte investigativo sugli sbarchi avvenuti nelle ultime 48 ore a Pozzallo. La squadra mobile ha appena ottenuto l’autorizzazione da parte del Ministero dell’Interno per procedere al fermo di tre presunti scafisti. Si tratta di tre tunisini che, singolarmente, a bordo di tre distinte imbarcazioni avrebbero gestito le fasi della partenza dai porti vicino Tripoli sino alle acque internazionali del Canale di icilia, dove sono stati intercettati.  Si tratterebbe di trafficanti di vite umane, uno a bordo dell’imbarcazione con 250 clandestini, e l’altro a capitanare la nave con altri 150 immigrati, attraccate l’altro ieri a Pozzallo. Il terzo è il presunto scafista dello sbarco di ieri pomeriggio. I clandestini sono stati in parte sistemati a Pozzallo, al cpa, la cui capienza è al limite e in parte movimentati verso l’area attrezzata di Comiso. Intanto nella nottata appena trascorsa, circa 250 immigrati sono stati sistemati su due voli decollati dal “Vincenzo Magliocco” con destinazione Milano Malpensa, da dove sono stati smistati e sistemati in Cara e Sprar del Nord Italia. Nella selezione degli immigrati da trasferire, sono stati presi in considerazione alcuni parametri. E’ stata data priorità ai nuclei familiari e alle differenti esigenze dei migranti considerato che sono di diverse etnie e che dunque hanno anche abitudini e stili di vita non sempre compatibili gli uni con gli altri. Il numero, dunque dei clandestini, è rimasto pressoché invariato, tra nuovi arrivi e partenze. La situazione – fanno sapere dalla Prefettura che sta gestendo l’intera attività di accoglienza – è in continua evoluzione. Diversi i briefing in programma a Palazzo del Governo, proprio per avere un quadro aggiornato dell’intera gestione del piano umanitario che si sta portando avanti tra l’accoglienza al cpa di Pozzallo e al centro di contrada Cifali a Comiso. Non si escluderebbero, in giornata, ulteriori trasferimenti, in attesa delle disposizioni del Ministero dell’Interno.