Quando il tempo vale più del denaro: crescono le adesioni alla Banca del Tempo

1

“Non è vero che non abbiamo tempo: dobbiamo solo imparare a saperlo gestire e, soprattutto, a saperlo condividere”. Con un messaggio semplice come questo, ma capace se non altro di suscitare riflessioni e di aprire gli occhi su un modello diverso di vita della comunità, i componenti della Banca del Tempo di Modica hanno invitato ieri i passanti a fermarsi al loro banchetto in piazza Matteotti, a scoprire la loro iniziativa e – perché no – a valutare di iscriversi. A poco più di due mesi di tempo dalla sua nascita, la Banca del Tempo di Modica – che i suoi componenti hanno simpaticamente battezzato “Senon[h]ora” – conta già 52 iscritti e la media di 3 scambi settimanali. Come funziona? La Banca è un sistema di scambio di servizi, offerti dai membri stessi, che hanno come unità di misura il tempo: si promuove la parità grazie alla reciprocità e alla multilateralità tra i membri che aderiscono. I servizi offerti dalla Banca dipendono naturalmente da cosa sono in grado di offrire gli iscritti: una volta individuato il servizio cercato, si contatta la persona e si pianifica l’incontro; una volta usufruito il servizio, l’offerente riceverà un accredito e il fruitore un debito che corrisponderanno alla durata del servizio offerto o ricevuto; il debito potrà essere compensato offrendo a propria volta un servizio all’altra persona o ancora ad una terza, tra i membri della rete. “Per esempio – spiega Paola Sammito, attuale coordinatrice della Banca del Tempo – se Paola aiuta Salvo a tradurre un testo in francese per due ore, Paola avrà un credito di due ore e Salvo un debito di due ore. In un secondo momento Salvo può aiutare Roberta a trascolare per tre ore, quindi Salvo passerà a un credito di un’ora e Roberta a un debito di tre. Successivamente Paola potrà chiedere a Roberta di insegnarle a fare il pane per due ore, quindi il debito di Roberta scenderà a un’ora, mentre Paola azzererà debiti e crediti. E così via: ogni credito o debito può essere utilizzato o equilibrato rivolgendosi a qualsiasi membro e utilizzando qualsiasi servizio”. Tra i servizi offerti si trovano i più disparati: dal giardinaggio allo yoga, passando per le lezioni private di lingue o di musica, la cucina, il baby sitting, la compagnia per gli anziani, il disbrigo pratiche, le consulenze professionali, persino la spesa a domicilio, l’assistenza per le feste di compleanno, i lavori di cucito e quelli manuali, la grafica e il marketing o semplicemente l’ascolto. Al momento “la contabilità” delle ore è tenuta dalla coordinatrice e dal direttivo, composto da Salvatore Cannizzaro, Ottavia Iachininoto, Grazia Armenia, Valeria Ballacchino, Antonella Floridia, Matteo Durante (anche se i componenti cambieranno ogni sei mesi), “ma tra qualche giorno – spiegano – sarà attivo il nostro sito web, attraverso il quale ogni membro potrà accedere tramite una password e gestire il proprio conto di servizi offerti e ricevuti”. “L’iniziativa in piazza – spiega Matteo Durante – ha anche un valore simbolico e sociale. L’idea è quella di sensibilizzare la gente sull’importanza di costruire una rete sempre più grande tra persone che si mettono a disposizione degli altri. In un mondo in cui andiamo tutti di fretta, se più persone si occupano delle esigenze che nascono all’interno di un gruppo, queste verranno sicuramente esaudite. Forse c’è da abbattere un po’ di diffidenza nei confronti degli altri e imparare ad affidarci: finora la nostra esperienza è sicuramente positiva”.