Ipotesi di omicidio nel caso del giovane eritreo giunto cadavere a Pozzallo

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Sul corpo dell’eritreo dell’apparente età di 25 anni già nella tarda mattinata di oggi è stata compiuta l’ispezione cadaverica da parte del medico legale. Dalle prime risultanze pare si sia trattata di una morte traumatica, ossia l’uomo potrebbe aver subito diversi gravi traumi e non si escluderebbe a seguito di pesanti percosse. Da verificare se tale violento episodio sia stato consumato prima della partenza, dunque nelle ore antecedenti a quando il peschereccio ha mollato gli ormeggi, oppure nel corso della stessa traversata. Delicata questione su cui stanno lavorando gli investigatori della squadra mobile di Ragusa per verificare se l’ipotesi di omicidio possa essere fondata. Intanto domani mattina, come disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa, si procederà all’esame autoptico all’obitorio di Pozzallo, dove è stata trasferita la salma del giovane eritreo. Fondamentale, per meglio chiarire i contorni della drammatica vicenda, saranno le dichiarazioni che potrebbero rendere gli immigrati che hanno compiuto il viaggio insieme al loro connazionale in fin di vita, poi giunto cadavere al porto di Pozzallo. Intanto nel primo pomeriggio, dopo che i migranti sono stati rifocillati ed identificati, la task force delle forze dell’ordine ha iniziato gli interrogatori per verificare la delicata questione ed anche per risalire all’identità dei presunti scafisti che hanno condotto il peschereccio dal porto libico al Canale di Sicilia.
L’allarme è scattato stamani con l’avvistamento di ben tre imbarcazioni a largo del Mar Mediterraneo. Nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”, la nave della Marina Militare “Scirocco” ha provveduto al salvataggio dei clandestini, nel corso della mattinata trasferiti nella struttura portuale del comune marinaro ibleo. Sono 297 immigrati dell’Eritrea, del Mali e della Nigeria. Si tratta di 259 uomini, 18 donne, tra cui due in stato interessante, 19 minori ed un neonato di appena un mese e mezzo. Le due donne incinte e il piccolino sono stati trasferiti all’ospedale Maggiore di Modica per accertamenti sanitari.