Debiti dell’amministrazione, Cavallino: “Il sindaco non ha mandato l’elenco al Ministero”

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In un momento difficile per le imprese anche nel nostro territorio è paradossale che il Comune di Modica non si sia interessato a comunicare al Mef, entro il 30 aprile 2014, come da decreto 35 del 2013, l’elenco dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati al 31 dicembre 2013 e non ancora estinti. Mi spiace pensare sempre male ma i fatti, purtroppo, mi spingono a sottolineare, ancora una volta, l’approssimazione e la totale distrazione con cui lavora quest’amministrazione. Quest’opportunità, per la quale l’amministrazione deve adoperarsi subito senza perdere altri giorni pena sanzioni economiche per ogni giorno trascorso, non è ammissibile lasciarla sfuggire, sarebbe uno schiaffo a tanti creditori che avrebbero la possibilità di ottenere con maggiore facilità ed in tempi più brevi liquidità e credito dalle banche per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali resi alla pubblica amministrazione. La mancata presentazione dell’elenco nei tempi previsti è una vera e propria strozzatura che purtroppo prende il sopravvento sul fenomeno dei pagamenti lumaca delle pubbliche amministrazioni che tanti problemi stanno causando alle imprese. Come si può essere così superficiali riguardo ad un importante atto da eseguire che avrebbe dato una vera e propria boccata d’ossigeno a tante imprese in completo collasso; parole, parole, parole che non seguono i fatti nemmeno di fronte ad un obbligo dettato da un decreto che spiana in un certo senso la strada per liquidare subito; è ben noto che il nostro tessuto produttivo è allo stremo, l’economia è ferma, le attività chiudono, un disastro economico-sociale che richiede necessariamente responsabilità e buon senso. Questo agire dell’amministrazione preoccupa, come preoccupa la situazione di cassa e soprattutto la leggerezza riguardo alcune spese non obbligatorie e spropositate. Più volte si è chiesto al Sindaco di operare con rigore, con azioni responsabili ed austere, ma visti i fatti si continua ad arrancare perché non c’è programmazione, si agisce per l’apparenza e non per l’essenza!
Il Sindaco deve immediatamente attivarsi per presentare l’elenco dei debiti certi, liquidi ed esigibili anche perché, paradosso del paradosso, essendo un adempimento obbligatorio il Dl ha puntato sulle sanzioni, prevedendo per gli inadempimenti, oltre a possibili profili di responsabilità dirigenziale e disciplinare, anche una sanzione pecuniaria, pari a 25 euro per ogni giorno di ritardo. Di male in peggio; ecco il risultato: un’azione negativa che incrementa un’altra azione negativa.
La città non si merita questo!

Il consigliere comunale
Tato Cavallino