Com’è andato il Consiglio comunale di martedì 17 a Vittoria

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Programma triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016 e bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014.
Erano due dei punti più importanti che il consiglio comunale di Vittoria avrebbe dovuto trattare ieri sera e che invece si è concluso, dopo 4 ore, con un nulla di fatto.

L’opposizione ormai maggioranza, forte dei numeri, ha deciso, infatti, di aggiornare la seduta al 24 giugno e di tornare in aula giovedì 19 per trattare il problema del depuratore, che tante polemiche e preoccupazioni ha suscitato nei mesi scorsi in città a seguito delle denunce del consigliere comunale Francesco Aiello.

Subito dopo l’appello il consigliere Salvatore Artini ha preso la parola per chiedere la sospensione dei lavori a nome di tutta l’opposizione.
Tornati in aula, dopo un’ora circa, è stata avanzata la proposta del doppio rinvio, alla quale l’ex maggioranza si è opposta perché la discussione sul bilancio, a detta del Presidente Salvatore Di Falco, avrebbe potuto tranquillamente essere incardinata essendoci tutti gli atti completi e il parere favorevole del segretario generale. L’opposizione, però, ha evidenziato l’esigenza di provvedere, prima, al rinnovo delle Commissioni, decadute dalla fine di maggio circa. Ne è scaturita una lunga discussione, a tratti anche particolarmente accesa, al termine della quale i due rinvii sono stati votati dall’ex opposizione e fatti passare.

“Abbiamo un presidente sempre più sfacciatamente di parte, che non ha alcun interesse a far si che si proceda al riassetto delle Commissioni in quanto il nuovo quadro politico del consiglio è nettamente cambiato e non in loro favore” spiega Mariella Garofalo, Capogruppo di Sel. “La discussione sul bilancio non c’entra con le Commissioni ma nel corso dell’ultima seduta avevamo votato affinchè il punto fosse il primo all’ordine del giorno ieri, e invece nemmeno compariva nell’elenco. Nessuno vuole rinviare la discussione sul bilancio, perché siamo tutti consapevoli della sua importanza.
Noi per primi vogliamo votarlo nell’immediato, e saremmo stati pronti a farlo già a marzo ma non è stato possibile. Se ora non leghiamo il riordino delle Commissioni alla discussione sul bilancio loro la faranno slittare finchè potranno, sebbene siano già state votate e debbano essere resi noti solo i nomi.
La verità – conclude Garofalo – è che sono consapevoli del fatto che nel momento stesso in cui si procederà al riordino la prima cosa che verrà fuori sarà, nuovamente, il tema del PRG, rimesso per l’ennesima volta nel cassetto”.

E la città, intanto, sta a guardare…