Il commento del Pd sul Consuntivo: “La grande apparenza”

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Anche il Partito Democratico di Modica ha espresso oggi un commento, dopo l’esito del voto in Consiglio comunale sul Conto consuntivo.
Ecco il testo:

Con l’approvazione del bilancio consuntivo 2013 si chiude di fatto il primo anno dell’amministrazione Abbate.
Quello approvato a maggioranza dal consiglio comunale ci viene presentato come un bilancio che procede verso il risanamento dell’ente e nel contempo sostiene lo sviluppo della città tramite le somme destinate alle manutenzioni.
Apparentemente il massimo che si possa pretendere da una amministrazione comunale con tanto di sigillo di regolarità (parzialmente condizionata al verificarsi di alcune manovre finanziarie) da parte del collegio dei revisori dei conti.
Ci permettiamo, sommessamente, di ribadire in questa sede le osservazioni già fatte in consiglio comunale dal nostro gruppo consiliare e lo facciamo perché non abbiamo perso la memoria dei bilanci tecnicamente “perfetti” dell’amministrazione che ha preceduto Antonello Buscema e soprattutto non abbiamo dimenticato gli effetti che sulla città a posteriori hanno avuto quei bilanci.
Temiamo di riscontrare tutto ciò in questo nuovo bilancio che comincia a diventare “perfetto” come quelli del pre-Buscema perché l’incremento oltremisura degli accertamenti nel titolo 1 delle entrate (i ruoli apparentemente pazzi delle cartelle dell’acqua che in questi giorni i cittadini hanno ricevuto ne sono palese dimostrazione), l’altrettanto incremento pericoloso dei residui attivi (ossia entrate non incamerate), la scarsa capacità’ di riscossione dell’ente attestata a circa il 53 per cento non sono infatti sinonimo di salubrità finanziaria.
Da un’amministrazione libera ed esente da conflitti sociali e dall’assillo dei creditori grazie ai 40 milioni ottenuti da Buscema, ci saremmo aspettati molto di più sul fronte organizzativo dell’ente, ufficio tributi in primis, con un rafforzamento della capacità di riscossione dei tributi propri. Non sfugge poi alla nostra attenzione che un ente in regime di piano di riequilibrio finanziario, ancora sotto esame ministeriale, non riesca ancora a stabilizzare la gestione della competenza, abbandonando quella dei residui, e che ancora non si riesca a completare il quadro definitivo del contenzioso e dei debiti fuori bilancio. E pur in presenza di entrate molto nominali e poco reali, in un bilancio più di forma apparente che di sostanza, l’amministrazione non rinuncia al suo intento di impegnare somme cospicue per il mantenimento della nomea di grande efficienza cui il sindaco non sa resistere. Temiamo proprio questo, che nell’intento di rendere ad ogni costo servizi di manutenzione ai cittadini l’attuale amministrazione viva e gestisca il comune molto al di sopra dei mezzi finanziari di cui questo può disporre e che ben presto la grande efficienza si riveli per quello che è ossia la grande apparenza dietro la quale riapparirà, perché mai scomparso ma solo oscurato da mille luminarie, lo spettro del dissesto finanziario.

Come Pd vigileremo, e invitiamo i cittadini a fare altrettanto, perché ciò non accada.

Partito Democratico di Modica