Per gli 80 anni di Sophia Loren, il menù è del modicano Piero Selvaggio

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Il meglio dell’Italia in America (e il meglio dell’America che ama l’Italia) il prossimo 19 luglio si riunirà per gli 80 anni di Sophia Loren e a preparare la cena per gli oltre 400 invitati ci sarà lo chef modicano Piero Selvaggio (qui la sua intervista su Freetime), fondatore e proprietario dell’esclusivo ristorante “Il Valentino” di Santa Monica. Un po’ come se il nostro Sud – Campania e Sicilia in particolare – avesse avuto bisogno di trasferirsi Oltreoceano per esprimere le proprie qualità di eccellenza e leadership.

I festeggiamenti per il compleanno della Loren si svolgeranno al “Festival del Sole”, tra i famosi vigneti di “Far Niente”, nella contea di Napa, in California. Il Festival ha organizzato un tributo alla carriera della Loren (l’evento è già sold out) e lei ha invitato 400 tra i suoi più cari amici per la cena firmata a quattro mani da Michael Chiariello e, appunto, Piero Selvaggio.

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“Per un ragazzo cresciuto in Italia, l’ideale della bellezza femminile è e resta Sophia Loren”, confessa Selvaggio, onorato per essere stato chiamato a curare il catering di quello che si annuncia come uno degli eventi dell’anno per il mondo vip americano. “Tutto è nato” racconta Selvaggio “dall’invito della Far Niente, che è famosa per l’organizzazione di grandi eventi abbinati al vino. I Nichols, i proprietari, hanno voluto scegliere noi, come prestigioso ristorante italiano, per quest’evento per loro storico. In programma c’è un concerto dei Virtuosi diretti da Carlo Ponti jr (il figlio di Sophia Loren e Carlo Ponti, direttore d’orchestra, ndr), seguito dal nostro raffinato ricevimento”.

Non è la prima volta che i destini di Piero Selvaggio e Sophia Loren si incontrano: “Personalmente l’ho conosciuta in diverse occasioni” ricorda “e in particolare alla cena degli Oscar in cui fu premiato Roberto Benigni e in cui noi abbiamo curato il catering. Ci siamo reincontrati quando fu scelta come madrina per l’inaugurazione dell’hotel Venetian di Las Vegas, dove noi abbiamo aperto un piccolo ristorante Valentino. Alla cena di Far Niente” anticipa Selvaggio, non senza emozione “si aspettano tantissime celebrità: da Whoopi Golberg e Robert Redford, che”, confessa lo chef modicano “ho servito varie volte e che adora la pasta alla Norma e i very cannoli con il pistacchio di Bronte”.
Dal suo Valentino, del resto, di star ne sono passate così tante, che i loro gusti gli sono ormai noti: “Da qui, andando indietro nel tempo, sono passati i Fonda, Marlon Brando, Paul Newman, e poi Robert De Niro, Dustin Hoffman, Madonna, Elisabeth Taylor, fino a Tom Cruise, Brad Pitt, Hale Berry, Nicole Kidman. I loro piatti preferiti? Tutti adorano le paste artigianali, il risotto al tartufo, gli involtini di pesce spada, il timballo di melanzane e il branzino all’acqua pazza”.

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IL MENU PER SOPHIA
Da proprietario di un ristorante esclusivo, come il Valentino di Santa Monica, che in quarant’anni di attività ha cambiato per gli americani il modo di intendere l’italianità, consolidando un’identità di eccellenza non solo della tradizione enogastronomica ma anche dell’accoglienza, Piero Selvaggio porterà molta Italia, molta Sicilia e anche molta Modica nel menù del 19 luglio.
Per il compleanno di Sophia Loren si comincerà con un aperitivo a base di piccole pizze italiane e un antipasto con calamari ripieni ai gamberetti e carta di musica, il pane sardo. Per il primo, Piero Selvaggio ha scelto gli spaghetti di Gragnano al “profumo” di pomodori, e per il secondo il filetto di manzo alla fiorentina alla brace, per finire con un “tiramisù fantasia” e un buffet di dolci italiani.
“I pomodorini, le olive, i capperi saranno siciliani” precisa Piero Selvaggio “e l’olio sarà rigorosamente quello ibleo. Ci sarà tanta ricotta, pistacchio e frutta candita nei dolci e, per finire, un croccantino al cioccolato di Modica Bonajuto”.
Per il vino, questa volta Piero Selvaggio è stato obbligato a scegliere la selezione dell’etichetta di Napa Valley, ma c’è da scommettere che diversamente, il suo gusto da sommelier lo avrebbe spinto a portare in tavola i vini dell’Etna, i suoi preferiti.

[Fonte: La Sicilia]