“Il centro storico che vorrei”. Così Modica pensa di rifarsi il look

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Dai progetti indispensabili, come quelli relativi ai parcheggi esterni e alla mobilità, a quelli più avveniristici, come le gallerie per bypassare Corso Umberto: tutto starà dentro la nuova variante per il centro storico al Piano regolatore comunale, per la quale l’Amministrazione di Modica ha affidato, tramite convenzione, l’incarico al Circes (Centro interdipartimentale di ricerca sui centri storici) guidato dal professor Giuseppe Trombino, che il caso urbanistico di Modica lo conosce bene, avendo lavorato da consulente per il completamento dell’iter della Variante generale, ancora in fase di approvazione da parte della Regione.

Un incarico che si dovrà tradurre in un lavoro sostanziale sul territorio, tant’è che per conferirlo l’Amministrazione ha voluto un momento ufficiale, ieri mattina, all’Auditorium Floridia, alla presenza soprattutto dei professionisti e delle organizzazioni di categoria.

“Siamo consapevoli” ha detto nel saluto introduttivo l’assessore all’urbanistica Giorgio Belluardo “che il nostro centro storico è di straordinaria bellezza ed è a fondamento delle nostre politiche turistiche. Per questo ci ripromettiamo, con questo piano regolatore, di dare regole nuove e certe, con il coinvolgimento dei professionisti del territorio e il lavoro dei giovani laurandi o specializzandi del Circes”.
Riqualificare il centro storico”, ha ricordato il sindaco Abbate “è un spinta formidabile alla crescita del turismo e per chi vorrà investire lo potrà fare potendo contare su regole certe e su una programmazione seria e definita. Modica non ha mai avuto una programmazione di questo tipo, tenuto conto che l’ultimo piano regolatore risale al 1977. Per questo noi vogliamo aprirla nel segno della concertazione. E abbiamo voluto questo evento per far capire che inizia un nuovo percorso, una nuova esperienza”.

Il professor Giuseppe Trombino il caso urbanistico di Modica lo conosce bene, avendo lavorato da consulente per il completamento dell'iter della Variante generale, ancora in fase di approvazione da parte della Regione
Il professor Giuseppe Trombino il caso urbanistico di Modica lo conosce bene, avendo lavorato da consulente per il completamento dell’iter della Variante generale, ancora in fase di approvazione da parte della Regione

“Certamente inizia una nuova fase per la storia urbanistica di Modica” ha confermato il professor Trombino. “Una città che ha già perso una serie di occasioni per la riqualificazione del proprio centro storico, quando le altre riuscivano a conquistarsi i finanziamenti regionali, pur avendone uno tra i più importanti d’Italia e senza dubbio della Sicilia: ora nuove possibilità possono venire, ma solo se il Comune si doterà delle documentazioni tecniche, amministrative e di pianificazione strategica necessarie ad accedere ai finanziamenti europei”.

IL PIANO DI LAVORO DELL’URBAN CENTER
Sarà l’Urban Center, un vero e proprio centro studi sulle questione urbanistiche, il luogo di lavoro per giungere alla redazione del piano per il centro storico.
L’amministrazione comunale ha scelto di collocarlo al piano terra dell’ex Caserma dei Carabinieri, in piazza Matteotti. Il Circes dovrà indicare, dunque, le linee guida, servendosi anche di iniziative come mostre, workshop, convegni.
Il progetto di redazione del piano è fissato in sei mesi ma non è escluso che, anche prima di quella data, potrebbero essere proposti per i finanziamento progetti sulla mobilità e sulla accessibilità.
Di questo tema si occuperà in modo particolare il professor Marco Migliore, anch’egli urbanista, presente all’incontro di ieri all’Auditorium Floridia, dove ha sviluppato ragionamento alla base del quale, a suo dire, devono stare in equilibrio la componente pedonale, la rete viaria, i parcheggi e il trasporto collettivo urbano mentre sulla sostenibilità è necessario ed utile redigere progetti finanziabili.

[Fonte: La Sicilia]