Al CUP di Vittoria non si prenotano ecografie. Il direttore Aricò: “Mi scuso e rimedio”

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“A Vittoria non esiste solo il problema delle liste d’attesa. Da noi, al CUP (Centro Unico Prenotazioni), non prendono nemmeno le prenotazioni!“.
La grave denuncia arriva da alcuni cittadini che si sono recati negli uffici di via Bixio per prenotare delle ecografie e che si sono sentiti rispondere dai dipendenti che non ci sono date.
Tutto lì, senza nessun’altra spiegazione. Solo queste poche parole.
Altri tipi di esami si possono prenotare, ma le ecografie no.

Così una di loro ci ha contattato per segnalare quanto accaduto.
“La mattina stessa in cui il medico curante mi ha prescritto quattro ecografie, una alla tiroide e tre all’addome, per me e i miei genitori – racconta V.B. – mi sono recata al CUP, ma mi sono sentita rispondere che non mi potevano dare alcuna data e che potevo provare, al limite, a tornare i giorni successivi, per vedere se qualcosa si muoveva. Gli esami, ovviamente non potevano aspettare e lo stesso pomeriggio tutti e tre li abbiamo eseguiti a pagamento in uno studio privato (togliendoci dalle tasche 210 euro).
Ma da quel 12 agosto sono tornata al CUP praticamente tutti i giorni per capire se il problema si risolveva o meno. Inutile dire che non è stato così e siccome non è la prima volta che accade, e una cosa del genere non è sopportabile, anziché andare solo dal privato e stare zitta stavolta ho deciso di farmi portavoce e denunciare, inoltrando tutta la documentazione all’ufficio protocollo dell’ASP di Ragusa e avviando le pratiche per il rimborso”.

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Anche noi ci siamo rivolti, per saperne di più, ai vertici provinciali dell’Azienda Sanitaria. E ci ha risposto proprio il direttore generale Maurizio Aricò.
“Confermo che, in effetti, la direzione ha ricevuto delle segnalazioni relative alla non disponibilità delle date per le ecografie al CUP di Vittoria e premetto le scuse dell’Azienda per le risposte inadeguate e ingiustificabili che gli utenti hanno ricevuto agli sportelli” ha affermato il manager.
“Per vederci chiaro, ho disposto una valutazione interna urgente e oggi stesso ho dato mandato ad un dirigente di occuparsi sia delle liste d’attesa che della mancanza di date, per far luce, nel minor tempo possibile, su questa anomalia ed evitare che si ripeta. I dipendenti hanno sbagliato” ha concluso Aricò. “Ma voglio pensare che, alla base di tutto, ci sia stata solo un’interpretazione scorretta. Un’azienda sanitaria non può e non deve rispondere in questo modo e, nel giro di una settimana, spero di riuscire a risolvere tutto”.

Nodo al fazzoletto, dunque. Tra una settimana gli aggiornamenti…