Le sedi Serit di Vittoria e di Modica sono salve. Per il momento

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Le sedi distaccate della Serit di Vittoria e di Modica, per il momento, sono salve.
L’annuncio arriva da Palermo dove, nella tarda mattinata di oggi, il futuro degli uffici periferici della società è stato al centro di una seduta della Commissione Bilancio all’ARS.

All’audizione dei vertici societari di Riscossione Sicilia, convocata dai deputati pentastellati Matteo Mangiacavallo e Francesco Cappello, sono stati invitati i sindaci di diversi comuni della regione tra cui Gela, Cefalù, Caltagirone e Vittoria, in rappresentanza del quale è stato presente l’assessore ai tributi Concetta Fiore.
Tutta la deputazione regionale iblea è stata, invece, rappresentata, esclusivamente, dall’On. Orazio Ragusa.

Nel suo intervento, l’assessore Fiore ha rimarcato come la chiusura, il 15 settembre, dell’ufficio di Vittoria sarebbe un grosso errore di cui pagherebbero le conseguenze, con disagi immensi, non solo i contribuenti e le imprese vittoriesi, ma anche tutti i cittadini dell’area ipparina che fanno riferimento alla sede di via Cialdini e che si ritroverebbero costretti a confluire nell’unica sede di Ragusa, nella quale verrebbero trasferiti anche i tre dipendenti attualmente in servizio a Vittoria.

Una delle soluzioni sul tavolo sarebbe quella dell’apertura dell’ufficio solo una volta a settimana, ma l’assessore Fiore, nel corso del suo intervento, ha sottolineato la totale inutilità di un simile provvedimento. “Non riesco a capire in che modo la chiusura di Vittoria potrebbe rappresentare una soluzione”, ha detto.
“I dipendenti non sono licenziabili, quindi tutto il problema si riduce all’affitto. Il Comune, facendo uno sforzo immane, si è già detto disponibile, nella peggiore delle ipotesi, a farsene carico ma anche l’INPS e la Polizia Stradale sono nella stessa situazione e non possiamo mettere una pezza su tutto senza sforare il patto di stabilità”.

Alle dichiarazioni dell’avv. Lucia Di Salvo, Presidente del consiglio di amministrazione di Riscossione Sicilia, secondo cui la Serit sarebbe in deficit perché tutti i contribuenti chiedono la rateizzazione dei debiti e s’incassa poco e nulla, la Fiore ha replicato: “Il vero problema, semmai sono le spese folli della SERIT e gli incarichi, pagati profumatamente, che ha distribuito a destra e a manca”.
All’audizione ha preso parte anche Ermanno Sorce, direttore generale di Riscossione Sicilia, e anche a lui Fiore e i rappresentanti istituzionali dei comuni di Gela, Cefalù e Caltagirone hanno chiesto all’unanimità di sospendere i provvedimenti di chiusura e prendere del tempo per riflettere e trovare soluzioni alternative.

Alla fine della lunghissima seduta l’assessore Regionale all’Economia, Roberto Agnello, ha annunciato ufficialmente lo stand by, anche se una rimodulazione, prossimamente, appare inevitabile.