Camcom: “Fusse che fusse la vorta bbona”? Le indiscrezioni sulla terza votazione

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Convocata per giovedì 4 settembre alle 09.30 la terza votazione al Consiglio camerale ibleo.
Dopo il nulla di fatto registrato lo scorso 25 agosto, si potrebbe arrivare finalmente alla composizione dei vertici della Camera di Commercio.

Una strada che, se da un lato appare lastricata da buone intenzioni, troverà nuovamente nei numeri gli ostacoli più ardui da superare. Sebbene si abbassa la soglia del quorum richiesto per l’elezione del presidente – alla terza votazione basteranno 15 preferenze sui 28 consiglieri aventi diritto al voto – non è affatto scontato un accordo.

Molto riserbo sulle previsioni. “Sicuramente sarà una giornata molto lunga“, dichiara Emanuele Lo Presti, il rappresentante di Confcooperative “e non si esclude una quarta votazione in giornata.
Sarà comunque massimo l’impegno da parte nostra affinché si arrivi alla conclusione di questo deficit istituzionale che da 21 mesi ha di fatto paralizzato l’ente”.
“Occorrerà assumersi la responsabilità delle nostre scelte” ha sottolineato Pietro Greco di Coldiretti “per superare questa impasse. L’elezione del presidente dev’essere fatta quanto prima per ridare dignità al territorio ed alle imprese. Le difficoltà nel trovare l’accordo ci sono ma” aggiunge “davanti all’abbandono totale del comparto economico ibleo ognuno dovrebbe fare il mea culpa, mettere un po’ da parte la politica e votare in maniera libera ed autonoma”.

Se accordi si potranno fare, questo sarà prima della terza votazione.
Dalla quarta in poi infatti andranno al ballottaggio i due candidati più votati e quindi, se non dovessero cambiare gli schieramenti, l’ispicese Giavanni Brancati direttore della CNA e il modicano Giuseppe Giannone indicato dalla Confcommercio.

Si tira fuori invece Salvo Ingallinera, presidente Ascom Ragusa: “Non sono stato nemmeno interpellato sulla composizione del consiglio camerale” ha dichiarato “sebbene io rappresenti una delle maggiori associazioni di categoria. Auspichiamo ovviamente una risoluzione della vicenda per tornare a dare un governo all’ente camerale dopo l’ennesimo sopruso subito con il commissariamento da parte della Regione.
Una assenza di programmazione che ha determinato il mancato allestimento della quarantesima Fiera agricola del Mediterraneo, uno scandalo”.