Dove metto il compianto Fido? Una proposta per i cimiteri degli animali di casa

3

È il coordinatore regionale dei balneari e il portavoce di Fratelli d’Italia ma, e ci tiene a precisarlo, la lettera inviata ai dodici sindaci dei comuni iblei e, per conoscenza al Prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, non ha nulla a che fare con gli incarichi pubblici. È, semplicemente, la richiesta di un cittadino che ama gli animali.

Antonello Firullo ha preso carta e penna e ha proposto, leggi alla mano, la realizzazione di un cimitero per animali d’affezione.

L’esistenza di tali strutture è prevista dall’art. 23 della legge regionale 15 del 3 luglio 2000 che prevede che “i comuni, singoli o associati, possono realizzare cimiteri per il seppellimento di animali d’affezione, ossia cani, gatti, criceti, uccelli da gabbia, altri animali domestici di piccola dimensione e cavalli, a condizione che un apposito certificato rilasciato da un medico veterinario escluda il decesso per malattie trasmissibili all’uomo o denunciabili ai sensi del vigente regolamento di polizia veterinaria”.

La stessa legge, inoltre, specifica che “la realizzazione dei cimiteri è soggetta a parere preventivo dell’azienda unità sanitaria locale competente per territorio”.

Firullo sottolinea come l’accoglimento di una proposta simile non solo garantirebbe il rispetto delle norme sanitarie in tema di sepoltura degli animali, ma libererebbe anche le strade dai resti degli animali vittime inconsapevoli e riconsegnerebbe ai cittadini “quel minimo di civiltà e di convivenza civile con le altre creature di Madre Natura”.

La richiesta di Antonello Firullo, che, simpaticamente, afferma come si tratti di una proposta condivisa dal suo fido Alì, in realtà mette il dito su una piaga che riguarda tutta la Sicilia, andando ad evidenziare un vuoto strutturale assente in quasi tutte le regioni d’Italia.
Basta navigare un po’ su internet, infatti, per rendersi conto di come i cimiteri per gli animali d’affezione siano una realtà un po’ ovunque.
Al momento, purtroppo, ancora nessuno dei sindaci interpellati ha risposto alla lettera.