Anche un pozzallese tra l’equipaggio dei due pescherecci fermati in Egitto

1
Immagine di archivio

Ci sarebbe anche un pozzallese tra l’equipaggio dei due pescherecci italiani – l'”Alba chiara” di Siracusa e il Jonathan di Cagliari ma di stanza a Riposto – fermati in Egitto, sabato 17 gennaio.
Sarebbe il capitano del peschereccio siracusano e proprio con lui l’armatore Nino Moscuzza, presidente anche dell’Associazione Pescatori Marittimi Professionali aretusea, sta provando a mettersi in contatto da quando la barca è stata presa dall’autorità navale egiziana.

Le autorità del paese arabo starebbero valutando la posizione dei componenti degli equipaggi. La notizia, diffusa dai motopesca presenti nello stesso tratto di mare e dai familiari dei membri degli equipaggi, è stata confermata dalla Farnesina, che sottolinea che l’ambasciata italiana al Cairo segue la vicenda con la massima attenzione.

Il sequestro delle due imbarcazioni sarebbe avvenuto intorno alle 15.00 di sabato mentre stavano effettuando una battuta di pesca al pescespada a circa 40 miglia dalla costa Da notizie non confermate abbiamo appreso che il peschereccio siracusano avrebbe subìto dei danni, forse causati da uno speronamento da parte del mezzo navale della Guardia costiera egiziana in acque internazionali.
Il presidente dell’Associazione dei Pescatori Marittimi Professionali regionale, Fabo Micalizzi, ha annunciato anche un esposto per abuso di potere visto che le imbarcazioni siciliane si trovavano in acque internazionali.

Apprensione, naturalmente, si registra tra i parenti dei marinai che sono in costante contatto con la Farnesina. Mentre l ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, a margine di una sua visita ufficiale al Cairo, si è detto sicuro di una positiva e rapidissima soluzione per i due pescherecci italiani: “Credo che nel giro di pochissimo si risolverà la situazione”.