“Chiamami ancora amore”, ma è un concorso. Avviso pubblico nelle scuole

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Ѐ stato il claim di una edizione dei Percorsi di Legalità a Vittoria e adesso “Chiamami ancora amore“, la celebre canzone con cui Roberto Vecchioni ha vinto Sanremo nel 2011, è diventato il leit motiv di un bando di Avviso Pubblico.

Per il vicepresidente nazionale, Piero Gurrieri, ex assessore all’istruzione di Vittoria e ideatore del concorso, si vuole, in questo modo, dare voce “agli studenti e alle studentesse che sono la parte migliore di un paese profondamente segnato da stragi e misteri“.

Ecco i dettagli per chi fosse interessato alla partecipazione.

“Chiamami ancora amore: un altro mondo è possibile”. La celebre canzone di Roberto Vecchioni e lo slogan principe dei movimenti dei giovani sono il tema del bando che Avviso Pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”) propone alle studentesse e agli studenti delle Scuole primarie e secondarie dei Comuni di Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata facenti parte della propria rete “per una grande ed importante battaglia di civiltà necessaria per affermare la cultura della legalità“, come recita la lettera trasmessa stamane a oltre 1800 Scuole e a Sindaci e amministratori locali.

Gli studenti delle Scuole che, entro il 30 aprile, decideranno di aderire al bando, saranno chiamati a riflettere su uno dei testimonials (tra gli altri Peppino Impastato, Rosario Livatino e Anna Frank), ad intitolare un’aula della propria Scuola ad una donna vittima innocente delle mafie, e a proporre, entro il 30 maggio, propri contributi espressivi figurativi, letterari, cinematografici che dopo essere condivisi su un social network e qui sottoposti al parere degli studenti italiani, saranno valutati da una commissione di Sindaci e amministratori locali ai fini della premiazione, in occasione della Festa nazionale di Avviso Pubblico, dei lavori più significativi, che saranno esposti per un anno a Roma, in Campidoglio.

Secondo il vicepresidente di AP, avv. Piero Gurrieri: “Si tratta di un progetto su cui contiamo molto. Insieme a Libera ma soprattutto a duecentomila giovani, abbiamo appena celebrato, a Bologna, la XX Giornata della memoria, centrata sulle stelle polari della verità e della giustizia. Con questo progetto, la cui parola chiave, l’amore, rappresenta la sintesi più alta di questo formidabile binomio, abbiamo deciso di dare voce alle studentesse e agli studenti, la parte migliore di un paese profondamente segnato da stragi e misteri”.