Furto o sfregio? A Modica è sparita la carta per gli ‘nzareddi della festa di San Giorgio

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I cosiddetti 'nzareddi vengono fatti esplodere in aria dal sagrato, appena la statua del San Giorgio varca la soglia della chiesa. | Foto di Saro Iemmolo

Un boicottaggio bello e buono, che non si sa se prendere come uno scherzo di pessimo gusto o un vero e proprio – quasi sacrilego – “sfregio” al Santo Patrono della città: col furto della carta che serviva a preparare i festeggiamenti in onore di San Giorgio, infatti, di certo i ladri non si saranno arricchiti.

L’episodio si è verificato nella notte, nella chiesetta di San Michele che sta proprio alle spalle del Duomo: qui l’associazione dei Portatori di San Giorgio è al lavoro da settimane per preparare tutto quello che serve per l’uscita di San Giorgio, in programma per il 26 aprile (la domenica successiva, come da tradizione, al giorno dedicato al Santo, che è il 23 aprile).

La maggior parte del materiale era in realtà semplicemente la carta che viene tagliata a strisce, i cosiddetti ‘nzareddi, e coriandoli, che vengono fatti esplodere in aria dal sagrato, appena la statua del Santo varca la soglia della chiesa per uscire e iniziare la processione.

Questa mattina il parroco, padre Giovanni Stracquadanio, e il presidente dell’associazione dei portatori, Marco Borrometi, presenteranno denuncia per il furto.
“Un gesto davvero spregevole e privo di scopo, se non quello di danneggiare la festa e il Santo stesso”, commenta Borrometi, che intanto stamattina ha provveduto anche a riacquistare per intero la carta (rigorosamente rossa): “Ricominciamo subito a preparare tutto, lavoreremo di più ma garantiremo che la festa si svolga come sempre“.