“Volevo tornare a contatto con la gente”. Fiorello si racconta a poche ore dallo show a Ragusa

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“Compi oggi 55 anni, come li festeggi?”

“Sul palco, tra la gente, con la mia famiglia”.

A poche ore dalla prima delle tre serate che vedranno Rosario Fiorello sul palco del Teatro Duemila di Ragusa, lo showman catanese ha incontrato i giornalisti per una chiaccherata informale. E lo è stato. Lui, maglietta di Siculamente con l’Asso di bastoni, si presenta, accetta i numerosi auguri di compleanno, ci fa vedere il video augurale che stamane Cremonesi e la band gli hanno inviato, risponde alla chiamata del fratello, Beppe, salutandolo anche da parte nostra.

Non vuole entrare nei dettagli dello spettacolo, anticipa solamente di un video che ha girato nei due giorni che ha trascorso a Ragusa e sottolinea che non parlerà di politica. “Voglio che le persone si possano svagare per due ore. Voglio raccontare di cose semplici, voglio parlare del quotidiano, di ciò che tocca tutti noi”.

Della scelta di toccare i teatri di provincia, in un tour faticoso ma ricco di soddisfazioni, spiega: “Eravamo partiti con l’idea di fare lo spettacolo nei palazzetti, poi ho dato un’occhiata alla lista delle location ed ho esclamato: ‘mi siddiai’! Volevo fare qualcosa di diverso, visitare città più piccole, nei teatri di provincia. Un’esperienza che mi sta dando molto. Sto girando il Paese, arrivo nelle città qualche giorno prima dello spettacolo per conoscerle meglio. Una grande opportunità“.

Certo, anche fatica. Fiorello racconta della ‘traversata’ della Sicilia, da Marsala a Ragusa. Ed inevitabilmente parla delle pessime condizioni delle infrastrutture e di una Sicilia che non sembra cambiare mai. “Inutile prendersela con l’ultimo politico, la situazione è così da sempre. La Sicilia è come ‘nà fimmina lassata’. Tradita e abbandonata da chi avrebbe potuto esaltarne le bellezze. Noi siciliani siamo rassegnati, purtroppo. Eppure proprio dalle province, soprattutto da quelle più marginali, partono i nuovi progetti, quelli ambiziosi, quelli fatti da giovani spinti da passione e voglia di sognare“.

Uno degli ultimi argomenti, la televisione ed il rapporto con la tecnologia che inevitabilmente ha cambiato il modo di comunicare e di approcciarsi alle notizie. “Non possiamo opporci”, afferma atteggiandosi simpaticamente a vecchio saggio: “ma adeguarci con rassegnazione“. Eppure lui per primo ha modificato ed innovato il proprio modo di fare spettacolo, creando con il proprio smartphone programmi radio e web di grandissimo impatto e successo. E sebbene il mezzo cambi, in Fiorello non muta la voglia di entrare in contatto con le persone.

Un’empatia che crea facendo sempre il primo passo. Oggi pomeriggio ha raccontato della sua giornata trascorsa a Ragusa Ibla con la moglie e la figlia. Questa la scintilla del suo successo, donarsi agli altri, attraverso anche piccoli episodi personali attraverso i quali riesce a raccontare un Paese difficile ma ricco di qualità.

C’è solo il tempo per qualche foto, poi Fiorello torna alle prove dello spettacolo che da stasera, fino a lunedì, lo terrà impegnato a Ragusa.