Francesco Cafiso sul palco del Cluster BioMediterraneo apre il Vittoria Jazz Festival

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L’ottava edizione del Vittoria Jazz Festival & Cerasuolo Wine inizia con un’anteprima di richiamo internazionale, con il concerto di Francesco Cafiso all’Expo di Milano, sul palco del Cluster BioMediterraneo: ‘special guest’ Francesco Buzzurro.

Il concerto del giovane sassofonista, che ha suonato anche per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nel giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, è in programma venerdì 29 maggio 2015, alle ore 20.

Francesco Cafiso, sul palcoscenico dell’Esposizione Universale, presenterà uno dei suoi ultimi tre dischi: ‘La banda’ (gli altri due incisi sono ‘Contemplation’ e ’20 cent per note’, tutti prodotti da Alfredo Lo Faro), che ritrae la sua ‘sicilianità’, in omaggio al legame che unisce la sua terra, la Sicilia, al jazz.

Il jazz è un linguaggio che vanta una fortissima identità e che nasce dall’incontro di più culture, in particolare tra quella africana, quella ebraica e quella siciliana. I siciliani hanno apportato un grande contributo, che è quello della tradizione bandistica. E presentare questo progetto discografico all’interno del Cluster, dove convivono le diverse culture dei paesi mediterranei, è un’opportunità che l’artista ha colto per rendere omaggio alla sua terra, ma anche al Vittoria Jazz Festival, di cui da otto anni è direttore artistico. Un festival che vuole promuovere tutto il territorio. A partire dall’economia, che trova nel vino Cerasuolo di Vittoria l’eccellenza, trattandosi dell’unico Docg del Meridione.

Non a caso, al termine del concerto che Francesco Cafiso terrà all’interno del Cluster BioMediterraneo, gli spettatori avranno la possibilità di degustare il Vino Cerasuolo Docg di Vittoria, insieme agli altri prodotti di qualità della provincia di Ragusa, come il formaggio Ragusano Dop, l’olio Dop Monti Iblei e il pomodoro di Vittoria, grazie alla partecipazione dei rispettivi Consorzi di tutela e d’impresa.

Il concerto di Francesco Cafiso all’Expo s’inserisce nel segno dell’internazionalizzazione, perché, oltre a suonare all’interno di un evento planetario, soprattutto col progetto ‘La banda’, si registrano rimandi anche alle marching band e al blues della vecchia New Orleans, ma con arrangiamenti sofisticati e ricercati. Si tratta di un progetto che si avvale della collaborazione del suo quintetto, composto da: Giovanni Amato alla tromba, Humberto Amésquita al trombone, Mauro Schiavone al piano, Giuseppe Bassi al contrabbasso e Roberto Pistolesi alla batteria.