Modica, prima in Italia per il microcredito. Già in arrivo i pagamenti

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Palazzo San Domenico, a Modica, uno dei comuni che non ha ancora approvato il bilancio di previsione

Il Comune di Modica è il primo in Italia ad avere già messo in pagamento da ieri, il microcredito per le famiglie”. Lo ha annunciato il sindaco di Modica Ignazio Abbate, ricordando il valore dell’iniziativa voluta dall’Amministrazione e rivolta ai nuclei familiari del territorio comunale che si trovano in situazione di difficoltà economica temporanea.

Al microcredito sono strati ammessi i nuclei familiari residenti nel Comune di Modica ed in possesso dei requisiti richiesti nell’avviso pubblico, tra cui il reddito che non doveva superare i 10.000 euro e non doveva essere inferiore a 4.000 euro”, ha ricordato Abbate: “Finalmente – ha commentato – siamo riusciti a poter dare una boccata di ossigeno, almeno ai primi quindici nuclei familiari che sono risultati idonei all’iniziativa. Per gli altri, che hanno fatto richiesta, gli uffici stanno lavorando per far sì che anche per loro ci sia l’opportunità di poter usufruire dei benefici del microcredito. Abbiamo così raggiunto un importante obiettivo, riuscire ad aiutare quei nuclei familiari in serie difficoltà economica. Questo è sempre stato – continua il sindaco – l’intento dell’Amministrazione: avere la possibilità di poter tender una mano a coloro che si trovano in difficoltà economica e non sanno come fare per cercare di raggiungere almeno, un minimo di serenità familiare”.

Come si ricorderà, il progetto è partito lo scorso mese di aprile, dopo che la Giunta ha individuato all’interno del bilancio pubblico un fondo di rotazione con una disponibilità iniziale di 150.000. Le somme sono state messe a disposizione dall’ente per cento famiglie (il massimo concesso è quindi di 1.500 euro ciascuna): il fondo di rotazione dovrebbe essere garantito poi dalla restituzione del prestito con trenta rate mensili a decorrere dal primo mese successivo a quello di acquisizione del prestito. La mancata restituzione prevedrà una serie di misure di recupero, sino a quello coatto. Grazie a questo meccanismo, il bando non avrà alcuna scadenza e le istanze saranno valutate ed esitate in ordine cronologico di protocollo sino ad esaurimento delle somme disponibili. Oltre al reddito, ovviamente, i beneficiari non devono essere soggetti a protesti, procedimenti per emissione di assegni a vuoto o altre gravi pendenze giudiziarie, non essere in carico dei servizi sociali, non essere beneficiari di altri crediti similari in corso.

Fonte La Sicilia