I disabili iblei trattati come numeri. A 174 ragazzi è ancora negato il diritto allo studio

4
Disabili, il servizio partirà il 19

Due settimane dall’inizio dell’anno scolastico, due settimane di lezioni, due settimane di ricreazioni, chiacchiere fra compagni, compiti a casa, prime interrogazioni, primi voti. Questa la realtà di quasi tutti i ragazzi ragusani. Quasi, perché dal 14 settembre ci sono studenti ai quali il diritto allo studio (e alla quotidianità) è negato, quelli che senza il servizio di trasporto e assistenza non possono frequentare le lezioni. Dopo la manifestazione di protesta delle famiglie di questi ragazzi, nulla è cambiato.

Il coordinamento Pro Diritti H e le Anffas Iblee, in rappresentanza delle famiglie degli studenti con disabilità, hanno continuato la propria azione, una delegazione è stata ricevuta anche dal Prefetto. Si attendeva l’approvazione del Bilancio dell’ex Provincia regionale di Ragusa entro il 30 settembre, ma si attendeva invano. “L’atto finora non è stato esitato – ha spiegato Salvina Cilia, la Presidente di Pro Diritti H – questo mi è stato riferito, per cui il servizio nemmeno dal mese di ottobre sarà attivo”.

Una situazione gravissima, che non trova un colpevole.

Le famiglie dei ragazzi disabili stanno organizzando una nuova protesta, per domani mattina, davanti la prefettura, sperando che qualcuno riesca a dare risposte.

Ma chi potrebbe darne? La speranza è che a supplire alle responsabilità di un ente territoriale praticamente svuotato di funzioni e di risorse siano i Comuni. Ma quale Comune, alle prese coi Bilanci da chiudere e da approvare, avrà la sensibilità di occuparsi del trasposto e dell’assistenza scolastica dei ragazzi che ne hanno bisogno, senza che questo servizio rientri specificatamente nelle proprie competenze?