La risposta c’è stata anche da parte dei cittadini. Precari, amministratori, consiglieri, deputati. Tutti presenti alla seduta del consiglio comunale aperto contro il piano di riorganizzazione della sanità che piace a Modica, Comiso e Vittoria, ma che – nei fatti – penalizza Ragusa.
Assenti il manager dell’Asp, Maurizio Aricò, e l’unico deputato ragusano, Nello Dipasquale.
C’erano invece i deputati 5 stelle Marialucia Lorefice, Vanessa Ferreri e Giancarlo Cancellerie.
Pippo Digiacomo, presidente della commissione sanità dell’Ars, ha parlato a lungo, non convincendo, però praticamente nessuno. Ha detto che il piano non è tavola della legge, lasciando intendere che qualcosa si può cambiare.
Duro Cancelleri sui nuovi posti di lavoro che sarebbero previsti: “Dicano la verità, non c’è copertura finanziaria. Quei concorsi non si potranno fare partire”.
Il sindaco Federico Piccitto ha ribadito che contro il piano dell’Asp si procederà con un ricorso nelle sedi giudiziarie.
Il presidente del consiglio Gianni Iacono ha ricordato quanto prevede il decreto Balduzzi, facendo emergere come l’atto aziendale dell’Asp non rispetti quanto previsto in quel decreto.
Nel corso della seduta, che si è tenuta questo pomeriggio dinanzi l’ospedale Civile, ha preso la parola anche una rappresentante degli operatori socio sanitari. Neppure a loro il piano di Aricò piace.
Uno striscione ha ricordato la protesta dei genitori che, ancora oggi, non vedono garantito il diritto di trasporto a scuola e assistenza dei loro figli con disabilità.
