Disabili a scuola a ‘tempo determinato’. Si parte domani, ma solo per due mesi

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Disabili a scuola a tempo determinato

Da domani i circa 165 studenti disabili delle scuole superiori di secondo grado di tutta la provincia potranno andare a scuola. Una notizia che, purtroppo, non chiude affatto la questione, lasciando famiglie e associazioni insoddisfatte, con tanta incertezza, frustrazione, stanchezza.

Lo spiega Salvina Cilia, presidente dell’associazione “Pro Diritti H”, a margine dell’incontro organizzato in viale del Fante, nella sede dell’ex Provincia regionale, tra associazioni e familiari degli alunni con disabilità e i deputati regionali di riferimento per l’area iblea. “Da domani parte il servizio di trasporto, garantito grazie alla disponibilità delle cooperative di dimezzare le tariffe, assumendosi l’onere del 50 per cento dei costi. Mentre, per quanto riguarda l’assistenza specialistica, verranno garantite 2 ore per studente. È ovvio che questo non ci lascia affatto tranquilli perché queste ore non rappresentano la risposta alle diverse esigenze. Ci sono ragazzi che hanno meno problematiche, e che quindi riusciranno a colmare tutte le lacune e compensare col monte ore del sostegno, ma ci sono ragazzi ai quali queste 2 ore non bastano e che quindi continueranno a rimanere a casa, impossibilitati a seguire le lezioni. Rimane pertanto per alcuni la violazione del diritto allo studio”.

Manca, è emerso nel corso dell’incontro, un piano adeguato di individuazione delle esigenze di ogni singolo studente con difficoltà, documento che dovrebbe essere concertato con Asp 7 e dirigenti scolastici. Ed invece, al 19 di ottobre, si agisce ancora in regime di emergenza non fornendo risposte adeguate, tra l’altro prive di prospettiva. “Ad oggi l’unica certezza che abbiamo è che questo servizio partirà domani e proseguirà fino al 9 novembre. Per poter arrivare fino alle vacanze di Natale si attendono ulteriori risposte”.

L’ex Provincia regionale, a causa della mancanza di informazioni sui trasferimenti attesi, è ancora senza un Bilancio, situazione che non consentirebbe nemmeno di garantire il servizio fino al 19 dicembre utilizzando le 415 mila euro ottenute dal Ministero dell’Interno, tramite la Prefettura. Proprio per avere risposte chiare dalla Regione, i deputati Giorgio Assenza, Nello Dipasquale, Vanessa Ferreri e Orazio Ragusa hanno concordato un incontro a Palermo con l’assessore regionale agli Enti locali, Giovanni Pistorio. Fare il punto sulla ripartizione del Fondo per le autonomie locali al centro della conferenza Regione-autonomie locali è il passaggio necessario alla chiusura del Bilancio dell’ente di viale del Fante. E dal 2016 che accadrà?Tutto dipenderà dalle dinamiche imposte dalla Legge di stabilità nazionale, per questo stiamo chiedendo un confronto anche coi parlamentari nazionali – ha concluso Salvina Cilia – per capire cosa succederà ai nostri ragazzi”.

Di risposte non ne vogliono più le mamme, stanche, tormentate, senza più aggettivi per descrivere ciò che stanno passando nel pretendere che i diritti dei loro figli vengano tutelati.