“Sono un donatore”. Già un centinaio le richieste, ma gli uffici non sono pronti

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Sono un donatore

Ancora una decina di giorni, poi, a Vittoria, partirà ufficialmente il servizio che permetterà di esprimere la propria volontà relativa alla donazione degli organi attraverso la carta d’identità. Un lavoro al quale l’assessore all’Anagrafe, Elio Cugnata, si è dedicato sin dal momento del suo insediamento, nel maggio scorso. “E’ stata un’idea che ho sposato sin dall’inizio e per la quale mi sono speso tanto – ha dichiarato – perché io per primo, da anni, sono un donatore e credo fermamente nell’importanza della diffusione della cultura della donazione”.

Ultimata la fase di colloquio con l’Aido, ciò che ha rallentato l’effettivo avvio del servizio è stato un problema di informatizzazione degli uffici, che adesso però sarebbe stato risolto. Pertanto, al massimo tra due settimane, sarà sufficiente recarsi negli uffici dell’anagrafe di Vittoria e dichiarare la propria disponibilità a diventare un donatore per essere inserito nella banca dati e ottenere la relativa dicitura sul retro del documento di riconoscimento, senza bisogno di aspettare il rinnovo.

La buona notizia è che, nel frattempo, sono già 80 i cittadini che, ufficialmente, hanno dato la loro disponibilità, e le richieste in fase di elaborazione sono molte di più.

Una dimostrazione di grande sensibilità e senso civico da parte di Vittoria, che entra così nella lista dei 171 Comuni italiani nei quali è possibile registrare la propria espressione di volontà sulla donazione di organi e tessuti. I consensi, una volta registrati, confluiranno direttamente nel Sistema Informativo Trapianti, il database del Ministero della Salute che permette ai medici che lavorano nel Coordinamento di consultare, in caso di possibile donazione, la dichiarazione di volontà dell’individuo. In caso di ripensamento, la scelta potrà essere modificata in qualunque momento, recandosi agli sportelli dell’Asp.

E Vittoria non è l’unico comune ibleo che si sta muovendo in questa direzione, sulla scorta delle indicazioni della legge del 9 agosto 2013. Anche l’amministrazione comunale di Modica ha aderito al progetto, con un atto deliberativo del 9 novembre scorso adottato dalla giunta su proposta dell’assessore ai servizi sociali, Rita Floridia.

“E’ uno strumento che permette di concretizzare un grande atto di solidarietà verso il prossimo, atteso che consentirà di salvare vite umane altrimenti destinate a morire – ha commentato il sindaco di Modica, Ignazio Abbate. “La raccolta delle dichiarazioni – ha concluso – aumenterà la possibilità, in modo graduale, di avere soggetti potenzialmente donatori”.

Anche il Comune di Ragusa ha avviato l’iter, ma ci vorrà circa un mese per adeguarsi e poter rilasciare le prime carte d’identità con l’indicazione di donatori di organi e tessuto.