L’opposizione e la valanga di esposti alla Regione. Ma in molti casi gli atti sono regolari

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Montagna di esposti alla Regione

Una montagna di ‘carte’. Una serie impressionante di esposti alla Regione che, in molti casi, si sono rivelati infondati con procedimento di ‘archiviazione’. Poco meno di una quarantina in due anni e mezzo, contro i dieci e poco più dei sei anni precedenti. Con un dato che salta subito agli occhi: la insolita solerzia con la quale la Regione, ricevute le segnalazioni da parte dei consiglieri comunali di opposizione a Palazzo dell’Aquila, ha richiesto conto e ragione al Comune. Oltre quindici esposti l’anno, quasi uno e mezzo al mese in media.

Ma cosa riguardano queste cataste di carte senza le quali si sarebbe lasciata sopravvivere una foresta? Gli argomenti sono i più disparati. In alcuni casi i rilievi hanno riguardato atti facilmente sanati in pochi giorni. Sulla questione delle 79 proroghe agli appalti, argomento sul quale si è più volte gridato allo scandalo, la Regione si è limitata a riscontrare che per 21 di queste il procedimento adottato dal Comune era corretto, mentre per gli altri casi ha chiesto di andarci piano. Nulla di più. A spulciare i documenti, emerge che alcune sarebbero state necessarie perchè legate, in qualche modo, a inefficienze proprio della Regione.

Un esposto per presunte violazioni del patto di stabilità: procedimento archiviato, nulla da rilevare. Violazioni al bilancio di previsione 2013: archiviato. A settembre altro esposto sulla delibera relativa alla Tasi: altra archiviazione perchè non è questione che compete all’assessorato regionale.

E ancora nel 2014 i consiglieri D’Asta e Chiavola hanno scritto alla Regione per presunta violazione del patto di stabilità: nessun rilievo, procedimento archiviato. Vicenda Teatro La Concordia, esposto della consigliera Sonia Migliore su presunto danno erariale per il mancato recupero della struttura di via Ecce Homo. Palermo risponde: nessun rilievo, anzi si rileva che la precedente amministrazione non ha appostato le somme sufficienti.

Concorso per un dirigente economista, anche su questo un esposto. Palermo risponde soltanto, va cambiato il regolamento comunale, che risale però ad anni addietro. Alcuni provvedimento sono ancora ‘sospesi’.

Funziona così: al recepimento dell’esposto, la richiesta di chiarimenti arriva in tempi rapidissimi, praticamente impensabili per la macchina burocratica regionale. Ricevuta la relazione da Palazzo dell’Aquila, l’iter si arena.

[Fonte Giornale di Sicilia]