Taglio dei gettoni di presenza. I 5 stelle: “Ecco come abbiamo speso le somme risparmiate”

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Gettoni, ecco i progetti finanziati

All’atmosfera disordinata di caccia alle streghe che ha per bersaglio il Movimento 5 Stelle e diverse sue componenti locali si può ascrivere l’ennesimo attacco rivolto al gruppo consiliare del Comune di Ragusa per la questione riguardante i gettoni di presenza che spettano ai singoli componenti del consiglio e delle commissioni consiliari per la partecipazione alle rispettive sedute”.

E’ quanto rilevato a nome di tutti dal capogruppo Nella Disca.


Con messaggi fuorvianti postati sui social network, si tenta di screditare non tanto i consiglieri quanto lo spirito di una iniziativa decisamente caratterizzante per tutto il Movimento. Quello che lascia l’amaro in bocca è il fatto che in alcuni casi si tende a cavalcare l’onda di queste periodiche contestazioni che vorrebbero far credere che la decurtazione del 30% delle somme spettanti a ciascun consigliere che aderisce all’iniziativa sia solo frutto di propaganda, senza riscontri concreti nella realtà, ricorrendo anche ai riferimenti con realtà locali vicine dove, per esempio, un Sindaco peraltro espulso dal Movimento, avrebbe dichiarato di non voler aderire alla normativa interna, fra l’altro condivisa in campagna elettorale.

Tralasciando quanto di competenza dei parlamentari e dei componenti la Giunta, che hanno accantonato diverse somme, sollecitiamo un accurato riscontro anche nei documenti ufficiali del Comune, per quello che riguarda le somme derivanti dalla decurtazione del 30%, operata per gli anni 2014 e 2015 dai consiglieri.

È una questione ormai vecchia, al cui chiarimento possiamo aggiungere elementi nuovi relativi all’annata appena passata.
Si deve, purtroppo, constatare, e in questo ammettiamo i ritardi del Movimento, come non si sia riusciti a risolvere la questione che imporrebbe alle somme decurtate una obbligatoria confluenza nel calderone del bilancio comunale, non potendosi istituire un apposito capitolo destinato a ricevere queste somme.

Fattore che ci ha indotto, a novembre dello scorso anno, ad inoltrare richiesta per la revoca della decurtazione del 30% delle indennità di carica con valore retroattivo, ovvero da gennaio 2015.
Mossa studiata per evitare ostacoli alla destinazione delle somme per iniziative a favore della città e della collettività. Una misura tecnica, supportata da idonea determina sindacale del 22 dicembre scorso, finalizzata alla restituzione delle somme, ammontanti, per il periodo gennaio – settembre 2015, a circa 21.000 euro, somma che sarà incanalata su apposito conto per un più facile utilizzo.

Naturalmente saranno incanalati, nello stesso conto, anche i fondi derivanti dai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015, dopodiché, come consuetudine del Movimento 5 Stelle, risponderemo con fatti e trasparenza alle gratuite illazioni: oltre a rendicontare tutte le somme accumulate, avvieremo una consultazione con la base, gli attivisti del movimento e accoglieremo suggerimenti dei cittadini per individuare l’iniziativa ritenuta più funzionale ai criteri ispiratori della stessa per destinare le somme ad opere di pubblica utilità.
Prevista, per il 2015, una somma totale di circa 30.000 euro.

Ci preme evidenziare come per l’anno 2014, somma equivalente alle decurtazioni che confluirono nel bilancio comunale, circa 22.000 euro, fu destinata, con determina dirigenziale n. 2718 del 31.12.2014, all’acquisto di arredi scolastici necessari, sulla base delle richieste inoltrate dagli istituti cittadini di competenza comunale, procedura perfezionata in data 30 aprile 2015, con acquisto, tramite mercato elettronico, di 560 articoli di arredo scolastico e n. 15 notebook ASUS.

E’ intenzione di questo gruppo aggiornare costantemente e rendere pubblici i dati relativi alle decurtazioni in oggetto e alla destinazione delle somme per come prima accennato”.