27 gennaio 1945 – 2016: l’orrore della Shoah e il monito della memoria

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Ragusah24_Shoah
Foto di Angelo Giglio e di Andrea Nero, graphic designer

 

Oggi è giorno per ricordare.

Noi lo facciamo con questa immagine ‘forte’: la fotografia di Angelo Giglio e di Andrea Nero graphic designer. 

Perchè questo è un giorno per fermarsi a riflettere, a pensare, a studiare, per imprimere nella mente un solo numero: 6milioni.

Un numero che racchiudeva volti, storie, persone spazzate via alla stessa velocità di una doccia.

Una giornata in cui spiegare ai nostri ragazzi cosa è stata la Shoah, se mai ci fosse davvero un modo per spiegare tutto quell’orrore, e un’occasione per gli adulti di renderci conto che anche se la data dice 27 gennaio del 1945, facendoci quasi credere che stiamo parlando di un’altra epoca storica, o perlomeno di un altro millennio e di un altro secolo, non dobbiamo mai perdere di vista che stiamo parlando di qualcosa di pericolosamente vicino. Non solo perchè alcuni di coloro che hanno combattuto quella guerra sono ancora vivi, ma soprattutto perchè nel mondo di bruttezze simili, di cose altrettanto orribili, ne accadono ancora, ogni giorno. L’unica differenza, se davvero la vogliamo trovare, è che adesso non accadono in un Paese confinante con il nostro.

È l’occasione per ricordarci, tutti, soprattutto di questi tempi, quanto possa essere distruttivo l’odio verso ciò che reputiamo ‘diverso’, e soprattutto quanto male possa fare anche una sola persona, se è in grado di utilizzare tutte le paure più recondite dell’animo umano.

Un giorno per richiamare alla memoria, come sancito dalla legge del 20 luglio 2000, “la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” .

Nella speranza che ricorrenze come queste non debbano più essere celebrate, perchè nessuno debba più scoprire un orrore così grande come quello trovato dai soldati dell’Armata Rossa quando, abbattendo i cancelli di Auschwitz, liberavano i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista e svelavano al mondo intero il più atroce orrore della storia dell’umanità: la Shoah.

Una giornata dedicata alla memoria anche se, per ricordare 6milioni di vittime, non bastano neanche tutti i secondi di un intero giorno.