A Ragusa la Bandiera blu. Il ‘vessillo’ consegnato al sindaco Piccitto

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IMG_6408I ‘cucchi a casa’. Se non fosse uno slogan da gare sportive, un po’ stizzoso nei confronti di chi gufa contro un’altra squadra, lo si potrebbe applicare alla questione della bandiera blu. 

C’era chi la dava per ‘persa’ anche quest’anno e chi, su questa bufala, ci aveva pure messo su un tribunale. 

E invece, come avevamo annunciato, Ragusa ha ottenuto la bandiera blu dopo la parentesi dello scorso anno. 

Il drappo è stato consegnato questa mattina al sindaco, Federico Piccitto, nel corso della cerimonia organizzata dalla Fee, a Roma.

Nessuna vittoria in zona cesarini, ma l’assegnazione per via ordinaria (l’unica prevista) sulla base dei parametri nei quali il capoluogo ibleo è rientrato.

IMG_6407Consegnata la bandiera anche ai Comuni di Ispica e Pozzallo. 

Ecco la nota inviata dal Palazzo dell’Aquila:

A Marina di Ragusa torna a sventolare, per la stagione estiva 2016, la Bandiera Blu. Questa mattina il sindaco Federico Piccitto, accompagnato dal presidente del Consiglio Comunale, Antonio Tringali e dall’assessore comunale all’ambiente, Antonio Zanotto, si è recato a Roma, nella sala convegni del Consiglio Nazionale per le Ricerche, per presenziare alla cerimonia ufficiale di consegna a tutti i comuni italiani aventi diritto, dell’ambito riconoscimento conferito dalla Fee (Foundation for Enviromental Education).

“Lo scorso anno afferma il sindaco Federico Piccitto avevo sottolineato che il mancato riconoscimento, oltre che fonte di stupore e delusione, era soprattutto incomprensibile, perché penalizzante nei confronti di una realtà virtuosa come Marina di Ragusa, che meritava, sicuramente, un riconoscimento prestigioso come la Bandiera Blu. La “riconquista” di oggi, dimostra come l’esclusione dello scorso anno fosse un fatto casuale ed episodico, e quanto prive di fondamento fossero le tante presunte motivazioni circolate lo scorso anno. Alla luce delle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, che paventavano una nuova perdita della Bandiera Blu per Marina di Ragusa, voglio solo precisare che l’invito per la cerimonia di consegna era arrivato da diversi giorni, ma, dopo un’interlocuzione con Fee Italia, e per motivi legati all’ufficialità dell’evento, ho evitato di rilasciare dichiarazioni ufficiali. Mi dispiace che questo possa aver creato qualche incomprensione o abbia alimentato indiscrezioni e dichiarazioni varie ed incontrollate, ma, per ovvie ragioni, non potevo fare altrimenti. Ovviamente, non ci fermiamo qui, anzi, ci siamo già mossi per ottenere nuovi ed importanti riconoscimenti che confermino ulteriormente le grandi potenzialità attrattive del nostro territorio. Un ringraziamento va agli uffici comunali ed in particolare all’assessore Antonio Zanotto, per aver seguito costantemente e da vicino tutto l’iter previsto”.

Sulla stessa linea anche il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Tringali: “Un premio meritato– afferma – alle nostre spiagge ed al nostro mare, la cui tutela e piena fruibilità da parte dei turisti e dei visitatori che ogni anno scelgono il nostro territorio, è uno dei principi cardine che guida l’attività di tutto il Consiglio Comunale. L’amarezza, da parte di tutti, per il mancato riconoscimento dello scorso anno, lascia quindi spazio alla soddisfazione per l’assegnazione della Bandiera Blu nell’anno 2016, e rappresenta un ulteriore stimolo per proseguire lungo la strada già intrapresa”.

Soddisfatto anche l’assessore comunale all’ambiente, Antonio Zanotto: “Si tratta – spiega – dell’ulteriore, ennesima dimostrazione dell’unicità del nostro territorio dal punto di vista della tutela ambientale e della salvaguardia del patrimonio naturale che abbiamo a disposizione. La strada verso la piena valorizzazione di questo vero ed essenziale “tesoro”, sotto tutti i punti di vista, non è di certo ancora completata, ma l’azione che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti su tutti i fronti, consente di guardare al futuro con ottimismo e con la certezza che, in prospettiva, il nostro territorio può rappresentare un modello da seguire non solo a livello siciliano”.