Un’altra tartaruga ha scelto la costa iblea. Ecco le foto di un ‘miracolo’

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Era circa l’una e mezza di notte tra domenica e lunedì quando tre giovani pozzallesi sulla spiaggia di Pietrenere a Pozzallo, nonostante l’oscurità,  hanno notato una grande tartaruga uscire dall’acqua e dirigersi verso la sabbia.

E’ questo, infatti, il periodo in cui la tartaruga marina della specie Caretta Caretta depone le sue uova. Solo poche settimane fa un altro esemplare della stessa specie, considerata protetta perché in via di estinzione, aveva deposto le uova sulla spiaggia di Punta Secca.  Dopo un primo momento di incredulità i tre giovani pozzallesi tra i 17 e i 18 anni si sono immediatamente attivati, chiamando in maniera esemplare la capitaneria di porto per segnalare quanto stava avvenendo, cercando oltretutto di non disturbare o spaventare la tartaruga nel delicato momento dell’ovodeposizione.

La perfetta segnalazione dei tre ragazzi, Riccardo Sessa, Ivan Falco e Adrian Hrubaro alla capitaneria,  ha attivato la giusta procedura di tutela delle uova che sono state deposte sotto la sabbia di Pietrenere . Così ieri mattina è stata allertato l’ente ragusano che si occupa della ripartizione faunistica venatoria che ha mandato gli esperti sul luogo. Questi, dopo un attento esame delle tracce lasciate dalla tartaruga e grazie alle indicazioni dei ragazzi, hanno potuto individuare l’esatta locazione delle uova.

L’area è stata quindi recintata grazie all’intervento anche della protezione civile e del corpo forestale, oltre che dei responsabili del Comune di Pozzallo e di un biologo. Data l’alta frequentazione soprattutto in questo periodo della spiaggia, si opterà molto probabilmente per un presidio di controllo permanente per tutelare le uova dalle incursioni sia dei villeggianti che degli animali. Secondo gli esperti la tartaruga avrebbe depositato un centinaio di uova che dovrebbero schiudersi in un periodo piuttosto flessibile che varia dai 45 ai 90 giorni, in un periodo in cui di certo la spiaggia sarà meno affollata e le tartarughine potranno cercare di raggiungere il mare aiutate dai volontari.