Modica si ferma per salutare Vincenzo. “Metteva da parte se stesso per gli altri”

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“Vincenzo esprimeva gioia e vita. S’impegnava a mettere da parte se stesso per gli altri”. Parole commosse quelle pronunciate nell’omelia per il funerale di Vincenzo Spadaro, il 18 enne rimasto vittima di un incidente stradale martedì mattina a Modica.

Don Gianluca Fratantonio, che ha celebrato la santa messa nella chiesa di San Pietro, ha indicato Vincenzo quale esempio “per noi e per i giovani, un esempio di forza. Un  esempio di amore per la famiglia. Un angelo, una persona meravigliosa”. E poi ha aggiunto: “A volte ci arrabbiamo con Dio per questi fatti, ma ricordiamo che è Lui che ci sostiene e ci dà la forza. Vincenzo ci precede. E’ lì che ci sorride e guarda la nostra sofferenza, guarda i suoi genitori. Preghiamo Vincenzo sentendolo presente, perchè quando amiamo una persona con tutto il cuore la portiamo sempre con noi”. 


Una bella lettera è stata inviata da don Corrado Lorefice a papà Tonino, molto conosciuto anche a Pozzallo dove ha una macelleria, e mamma Graziella. 

“Sono presente nella comunione di fede e di affetto”. Inizia così la lettera dell’arcivescovo di Palermo, che cita il salmo 43 e dice: “Dio sembra dormire, eppure il Vangelo ci racconta che Dio veglia come per la morte di suo figlio, non lo ha lasciato nelle tenebre”. Parole di fede e speranza, perchè  Dio “vi sostenga in questo atroce dolore”. “La moIMG_3811rte – scrive ancora don Corrado –  viene chiamata ultimo nemico, ma con la resurrezione il male è stato vinto. Questa Parola vi darà la forza di non soccombere sotto questa grande sofferenza. Unisco le mie lacrime alle vostre, la mia speranza pasquale alla vostra”. 

Un fiume di gente ha dato l’ultimo saluto a Vincenzo, che da pochi giorni aveva concluso gli esami di maturità ed era già proiettato verso gli studi in ingegneria, a Torino.

Le offerte raccolte sono state destinate al centro di assistenza per diabetici.