Un microcredito da 1,2 milioni di euro per l’avvio d’impresa, ecco come partecipare

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Un fondo di garanzia di 525mila euro in grado di generare finanziamenti per 1,2 milioni. Il primo novembre verrà pubblicato il terzo avviso del microcredito per l’avvio d’impresa promosso dalle diocesi di Ragusa e Noto, dalla Camera di Commercio e, novità di quest’anno, anche ibero Consorzio comunale di Ragusa.

Le richieste potranno essere presentate dalle 10 del primo dicembre esclusivamente al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected].

Questa mattina, in Curia, è stato presentato l’intervento. Alla presenza dei rappresentanti degli enti, religiosi e civili, è stato il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro di Ragusa, Renato Meli, a illustrare le novità di quest’anno. È stato chiarito che non costituisce motivo di esclusione il possesso di partita Iva mai attivata, ma compatibile con il settore del progetto d’impresa o del lavoro autonomo.

Al bando potranno partecipare persone fisiche, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che vogliono realizzare un progetto di micro-impresa o di lavoro autonomo in una delle città del Libero Consorzio Comunale di Ragusa. Ci sarà anche spazio per chi ha più di 35 anni, purché sia in stato di disoccupazione.

Il microcredito potrà ammontare da un minimo di tre a un massimo di ventimila euro per ogni istanza. Il finanziamento potrà essere rimborsato in rate mensili da un minimo di 24 mesi a un massimo di 84 mesi.

Meli ha anche illustrato i risultati raggiunti con gli altri due avvisi. In totale 156 le richieste di finanziamenti presentate: 55 nel settore del commercio (33 per cento del totale), 50 nell’artigianato (32 per cento), 24 nei servizi (16 per cento), 16 in agricoltura (10 per cento). E ancora 13 nel turismo e uno nel settore dell’industria. Il 40 per cento dei progetti è stato richiesto a Ragusa, il 25 a Vittoria, il 12 per cento a Comiso, il 6 per cento a Scicli. Ben 129 progetti sui 156 finanziati hanno riguardato un importo che andava dai 15 ai 20mila euro. Sulle 73 richieste che sono passate dalla valutazione del comitato, la banca ha già erogato 49 finanziamenti per un totale di 918mila euro, altre 16 pratiche sono in corso d’esame. Una sola quella respinta. Un dato su tutti conferma la bontà del progetto: la percentuale d’insolvenza è del 13 per cento. Bassissima, tanto da far pensare a questo come a un modello per investire ulteriori risorse per favorire realmente la nascita d’imprese.

“Vogliamo testimoniare una nuova cultura del lavoro che si è persa anche da noi – spiega Meli -. Purtroppo pure nel nostro territorio si riscontra la mancanza di volontà di fare impresa, e proprio su questo noi vogliamo incidere. Nelle start up solo una percentuale molto bassa sopravvive, qui – nonostante le difficoltà che si possono incontrare – la stragrande maggioranza delle imprese nate con il microcredito va avanti. Ci sono attività di tanti tipi, dalla libreria alla fioreria, solo per fare qualche esempio”.

Questo progetto ha almeno due marce in più. La prima è rappresentata dal lavoro della commissione che cura un percorso di accompagnamento “non solo dal punto di vista tecnico, ma valoriale. Non vogliamo dare soldi a pioggia, non è per questo fine che il progetto va avanti, ma diamo una reale occasione di costruire un futuro”.

Un secondo elemento caratterizzante è quello della gratuità: chiunque lavora al progetto, dai professionisti allo stesso responsabile dell’Ufficio diocesano, lo fa senza percepire nulla.

Un progetto unico in Italia perché vede insieme due diocesi, impegnate anche con realtà civili. Ma la particolarità sta proprio nel fatto che non si tratta di un intervento di mero assistenzialismo, ma di garanzia al credito. I 525mila euro sono stati messi da: 150 mila euro ciascuno Diocesi di Ragusa, Camera di Commercio, Libero Consorzio (con fondi ex Insicem) e 75mila euro dalla diocesi di Noto (in quanto sono solo 4 i comuni diocesani ricadenti nella provincia di Ragusa).

L’AVVISO INTEGRALE E I MODULI: potranno essere ritirati a partire dal 1 novembre presso gli sportelli degli Enti coinvolti o scaricati dai siti: www.diocesidiragusa.it/attivita/uffici/ufficio-pastorale-sociale-lavoro/; www.diocesinoto.it; www.cameracommercio.rg.it/; http://www.provincia.ragusa.it/index.php