Last Ship: il corto made in Ragusa ‘vola’ verso il Big Sky

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Last Ship non è solo un corto, un progetto, un’idea, ma è soprattutto un sogno, che Daniele Ragusa, Davide Iacono e Carlo Distefano, tre talenti ragusani hanno trasformato in una splendida realtà. Last Ship infatti, è stato inserito nella rosa dei 10 finalisti della categoria Mini – Doc candidati al Big Sky, il festival che ‘porta’ agli Oscar 2018.

Ma facciamo un passo indietro, Last Ship lo scorso novembre è stato candidato ai David di Donatello 2017, grazie a una storia che narra della famiglia Rodolico, maestri d’ascia ad Aci  Trezza da cinque generazione, costretti ad abbandonare questo antico mestiere a causa di diatribe con le amministrazioni locali.

Ma l’avventura dei tre professionisti ragusani non si è fermata al Brooklyn l’Audience Award, l’evento che gli ha permesso di candidarsi ai David, hanno poi partecipato al Big Sky, un altro importantissimo festival da dove nasce la rosa dei film candidati agli Oscar.

Una ‘iscrizione’ fatta lo scorso marzo, di cui non si può di certo dire si fossero dimenticati, ma che era rimasta un po’ accantonata quasi forse come un obiettivo irraggiungibile. E invece, per Last Ship niente è inarrivabile.

Qualche giorno fa infatti, è uscita, per ogni categoria, la rosa dei titoli che si contenderanno la vittoria ai Big Sky, e tra questi figurava il corto made in Ragusa nella sezione Mini – Doc. Il vincitore della categoria verrà poi Valutato dall’Accademia, che poi farà lòa cernita finale per le nomination agli Oscar 2018.

E adesso i tre professionisti andranno in Montana in occasione del festival che si terrà dal 17 al 26 febbraio. L’anteprima del loro lavoro è in programma giorno 20.

Un’avventura che naturalmente lascia impressi molti ricordi ed emozioni, ma uno su tutti è rimasto ben vivido, un momento a cui guardare con una sorta di tenerezza. “Un’immagine che ci portiamo dentro – ci racconta Daniele, il regista del gruppo –  è quella di Davide che rema, Carlo che mi tiene dal giubbetto della steadycam per evitare che caschi in acqua e io che faccio la ripresa. Un momento di assoluta semplicità che fa capire che mai avremmo immaginato che da lì saremmo finiti in un contesto così prestigioso“.