“Niente ronde, solo rondini”. La ‘resistenza garbata’ contro i cittadini-sentinella

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Uno no alle ronde

“In questo quartiere niente ronde, solo rondini”. Questo lo slogan, in pieno stile “Rivoluzione gentile”, o meglio di ‘resistenza garbata’, che si ripete in città attraverso una serie di adesivi apparsi nelle ultime settimane.

Fondo azzurro, tondo bianco, alcune rondini a contornare la frase. Nessun logo, nessun indizio per individuare la paternità dell’iniziativa che ha toccato diversi punti di Marina di Ragusa e Ragusa centro. Almeno questi finora quelli individuati.

Una ipotesi? La frase sembra prendere le distanze dalla scelta di istituzionalizzare i gruppi di controllo del vicinato a seguito del protocollo d’intesa siglato a febbraio tra il prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi e il sindaco di Ragusa Federico Piccitto, con l’adesione dei responsabili provinciali delle Forze dell’ordine, teso a rafforzare la collaborazione tra prefettura, Forze di Polizia territoriali, comune capoluogo e società civile nell’azione di contrasto alla criminalità diffusa.

Sebbene in occasione della firma a Palazzo di Governo si sia sottolineato che i gruppi di controllo non costituiranno vere e proprie ronde, evidentemente, se l’ipotesi sul significato degli “adesivi gentili” fosse veritiera, una parte di città non ha gradito la “promozione” istituzionale dei cittadini-sentinella come ulteriore presidio di sicurezza dei quartieri iblei.