Un albero della memoria per le vittime della mafia

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In occasione del 25° anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, nonché gli uomini della scorta, i Salesiani Cooperatori di Ragusa e l’Oratorio Centro Giovanile Salesiano, sabato 27 maggio, hanno ricordato tutte le vittime della mafia con un intenso momento sulla legalità.

Alle ore 20.00, dalla Chiesa di S. Maria Ausiliatrice, in corteo, con in testa i ragazzi della catechesi e dell’oratorio, sulle note del canto dedicato a Padre Pino Puglisi, (anche lui ucciso da Cosa Nostra), si è giunti all’albero della legalità, sito in via Gagini di fronte all’ingresso dell’Oratorio Salesiano, dove è stato celebrato un breve momento commemorativo. Erano presenti il Vescovo Mons. Carmelo Cuttitta, il Comandante di compagnia dei Carabinieri Cap. Elisabetta Spoti, il sindaco di Ragusa Ing. Federico Piccitto, il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Tringali, il Sostit. Commissario della Polizia Stradale Dott. Vona. Successivamente sono intervenuti il Prefetto di Ragusa Dott.ssa Maria Carmela Librizzi ed il vicario episcopale Padre Roberto Asta.

Nel suo intervento il vescovo ha dichiarato di avere un ricordo molto forte di quel terribile periodo quando, allora segretario del Cardinale Pappalardo, furono uccisi i giudici Falcone e Borsellino con le scorte e successivamente Padre Pino Puglisi che era stato parroco a Godrano, città natale del presule. Mons. Cuttitta, con parole forti ha richiamato alla memoria il coraggio di Padre Puglisi: Un sacerdote del Signore che non ha voluto piegare il Vangelo di Gesù Cristo a nessuna realtà umana. Il Vangelo di Cristo va accolto, va praticato: non bisogna mai abbassare la testa davanti a nessuno, chiunque esso sia. Bisogna che ci liberiamo da questi fardelli. È necessario che, come Padre Pino Puglisi rimaniamo coerenti fino alla fine. Il sacerdote fu assassinato dalla mafia morendo con il sorriso sulle labbra. Quando fu ucciso Borsellino – ha raccontato – eravamo con il cardinale in una parrocchia ad amministrare i battesimi. Finita la celebrazione siamo andati lì. Non vi dico cosa c’era: i brandelli della carne di questi uomini trucidati”.

Infine a tutti ha rivolto un appello: Bisogna che i genitori, gli educatori e quanti qui si radunano nell’intento di crescere a livello educativo diano buona testimonianza ai ragazzi più piccoli, perché crescano sulla via della legalità, nel rispetto degli altri, anche di diversa cultura, di coloro che vengono qui a vivere con noi: devono essere accolti da tutti noi”.

È stato Simone Battaglia, coordinatore locale dei Salesiani cooperatori, a spiegare il senso della cerimonia.Piantammo questo carrubo nel 1999, nell’anniversario della strage del giudice Livatino – ha detto – Poi per alcuni anni c’è stato un momento di oblio, ma ora vogliamo tornare a fare memoria, a ribadire il nostro impegno contro la mafia e per la legalità”.

Il sindaco Piccitto ha voluto sottolineare l’impegno corale della comunità contro ogni forma di violenza e prevaricazione. Il comandante della Compagnia carabinieri di Ragusa, Elisabetta Spoti, ha ricordato come le Forze dell’ordine saranno sempre al fianco dei cittadini nel far crescere i valori della legalità. Il vice comandante della Polizia stradale, Francesco Vona, ha sottolineato l’importanza di coltivare i valori del rispetto e della legalità. Il presidente del consiglio comunale Tringali, ha rivolto un invito soprattutto ai bambini e ai giovani, a impegnarsi nel quotidiano a costruire una società più attenta ai valori.

La cerimonia è proseguita con la scopertura, da parte del vescovo e dal presidente Tringali, di una lapide dove è incisa questa iscrizione: “I GIOVANI DEL CENTRO GIOVANILE ORATORIO SALESIANO RICORDANO LE VITTIME DELLA MAFIA – RAGUSA 27-05-2017”. Poi il momento è proseguito con le note del “Silenzio”, intonate da due giovani trombettisti dell’oratorio e un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime innocenti della mafia. La conclusione è stata con la liberazione e lancio di sei palloncini tricolore a significare che alla libertà corrisponde la legalità.

Poi sulle note de “La vita è bella” si è passati nel Cine Teatro Don Bosco dove é stato messo in scena un musical su Padre Pino Puglisi dal titolo “3P” con le musiche di Armando Bellocchi interpretato dal Cinecircolo Giovanile Socioculturale Life di Biancavilla.

Prima dello spettacolo ha dato un saluto il prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi, la quale ha voluto sottolineare come sia il 23 maggio che sabato, le manifestazioni in ricordo delle vittime della mafia sono state organizzate dai giovani. Sul palco anche il direttore dell’Istituto salesiano di Ragusa, don Edoardo Cutuli, che ha ringraziato i Salesiani cooperatori per questa iniziativa, e il vicario generale della diocesi, don Roberto Asta.

E’ stata una rappresentazione molto incisiva che ha toccato le coscienze dei numerosi spettatori intervenuti sia giovani che adulti. E’ stato un mezzo che ha consentito di rendere più significativo il ricordo della figura di un martire giustiziato barbaramente dalla mafia per il suo encomiabile e costante impegno evangelico e sociale.

A conclusione della manifestazione viva soddisfazione da parte degli organizzatori per aver trasmesso, soprattutto alle nuove generazioni, un messaggio molto importante: non dimenticare mai chi ha sacrificato la propria vita per la verità.