Caos sanità, ispettori al lavoro. E mercoledì vertice regionale a Ragusa

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Mercoledì 12 luglio, alle ore 16, la Commissione Sanità dell’Ars terrà seduta presso il Comune di Ragusa con all’ordine dei giorno la situazione dell’Ospedale Giovanni Paolo Secondo di Ragusa e lo stato dell’arte del servizio sanitario ibleo. Ad annunciarlo il presidente della VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari, Giuseppe Digiacomo.

“Il sindaco Federico Piccitto è stato informato e si è dichiarato disponibile a ospitare la seduta, alla quale saranno invitati tutti i sindaci ed i deputati dell’ex provincia iblea” – lo si legge in una nota dell’On. Giuseppe Digiacomo, presidente della commissione.

Intanto prosegue il lavoro degli ispettori inviati dall’assessorato regionale alla Sanità. Ieri una giornata fitta d’incontri: prima un sopralluogo all’ospedale, poi una lunga riunione nei locali di piazza Igea.

Oggi un faccia a faccia con i tecnici per verificare soprattutto la questione delle Unità di trattamento dell’aria. 

Dopo il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, anche la senatrice Venera Padua, del Pd, ha chiesto alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin l’invio di una ispezione in provincia di Ragusa “alla luce delle gravi segnalazioni che continuano ad arrivare sul fronte sanitario da parte di medici, operatori del settore e, soprattutto, pazienti”.

“La situazione – spiega la Padua – è drammatica tra primari alle prese con enormi difficoltà, disagi a ripetizione, reparti che non si trovano e servizi paralizzati. Ed è per questo che ho rappresentato di persona alla ministra la necessità immediata di fare chiarezza.

Ho seguito in questi giorni l’evoluzione della vicenda e già avevo sollecitato l’assessore regionale Baldo Gucciardi ad intervenire. Sono tornata a farlo proprio questa mattina. Durante l’interlocuzione con la ministra, abbiamo contattato telefonicamente l’assessore Gucciardi il quale ha spiegato alla rappresentante del Governo che lui si sta occupando di seguire di persona quello che sta accadendo. In ogni caso ho sollecitato delle risposte decisive.

E, soprattutto, chiesto di valutare di non far proseguire più nessun tipo di azione all’attuale manager e di nominare, piuttosto, un commissario oppure un altro manager che si intesti questo difficile percorso scevro da ogni tipo di condizionamenti, con notevole professionalità e con la dovuta autorevolezza.

L’apertura del nuovo ospedale di Ragusa avrebbe dovuto essere un momento di crescita per la Sanità dell’intera provincia iblea e non creare, come sta succedendo, uno stato di emergenza continuo.

Quanto stiamo dicendo non serva a determinare altri allarmismi ma ad evitare che una situazione già delicata, resa ancora più complicata dall’entrata nel vivo della stagione estiva e quindi dal conseguenziale incremento degli sbarchi al largo delle coste iblee, possa diventare ulteriormente pesante”.