La Polizia chiude un’altra “case a luci rosse” in centro a Ragusa

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Giovani e meno giovani si recavano nell’abitazione per ricevere prestazioni sessuali, il tutto dopo aver preso contatti, con una donna rumena, tramite siti internet specializzati.

Il fastidio che recano i clienti è il solito ed è dovuto al fatto che negli annunci, chi si prostituisce (o chi per loro), non inserisce la via, proprio per eludere i controlli della Polizia, pertanto il cliente contatta la donna e si fa spiegare l’ubicazione, sbagliando spesso portone a seguito delle non precise indicazioni.

Al momento del controllo della Squadra Mobile e della Squadra Volanti in ausilio, vi era un italiano che aveva appena consumato una prestazione sessuale, peraltro con vari precedenti anche per sfruttamento della prostituzione.

La proprietaria dell’immobile, una signora ragusana, aveva stipulato un contratto regolare con la rumena che lì esercitava la prostituzione e sono in corso accertamenti fiscali per appurare la regolarità dei documenti esibiti ed il pagamento delle imposte di registro.

La Squadra Mobile, secondo le direttive del Questore di Ragusa Salvatore La Rosa, continuerà a monitorare gli immobili segnalati dai cittadini, al fine di garantire a tutti gli abitanti delle zone interessate, anche in provincia, il quieto vivere quotidiano.