Denunciato anche il secondo autore della violenta rapina a Modica Alta

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Immagine di repertorio

Dopo il fermo operato nei giorni scorsi dalla polizia di Modica del cittadino albanese autore della rapina a Modica Alta, sono proseguite incessantemente le indagini finalizzate ad assicurare alla giustizia il secondo rapinatore. I fatti, come si ricorderà, sono accaduti una settimana fa ai danni del titolare di un esercizio commerciale il quale, nel momento in cui si apprestava ad aprire la porta della propria abitazione dopo aver chiuso l’attività, è stato scaraventato all’interno dell’androne da due individui armati e con volto coperto da passamontagna.

Con il coltello vicino alla gola e la pistola puntata, il proprietario del bar era stato costretto a consegnare il ricavo della serata, 800 euro circa. Dopo la denuncia della vittima alla Polizia, ancora in preda al terrore per la rapina subita, l’uomo ha fornito particolari importanti e, attraverso i pochi elementi acquisiti dal racconto della vittima, ed in particolare dell’accento albanese dei due che aveva percepito nel momento in cui gli veniva intimato di consegnare loro i soldi, il personale del Commissariato di Modica ha avviato una rapidissima quanto efficace indagine che ha condotto al fermo di Theodori Grabova, 25 anni, nelle prime ore successive al fatto.

Il secondo rapinatore, però, risultava ancora non identificato e l’attività, in questo caso, si è rivelata molto più complessa, per i pochissimi indizi utili acquisiti. Adesso, però anche lui è stato identificato. Si tratta di un albanese avventore del bar che è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di rapina aggravata in concorso ma che, al momento, risulta irreperibile. Ulteriori ricerche, pertanto, sono in corso.