Modica. Madre e figlia gestivano casa per anziani non autorizzata

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Immagine di repertorio

Due case di riposo nel centro storico di Modica di cui non si aveva traccia. A seguito di alcune segnalazioni pervenute al Comando di Polizia Municipale, è stata avviata un’indagine, disposta dal Comandante Rosario Cannizzaro, al fine di verificare la regolarità di due appartamenti, dove veniva ipotizzata l’attività ricettiva per anziani.

È stato disposto un controllo nell’edificio, in Corso Umberto, in collaborazione con i carabinieri del Nas di Ragusa a seguito del quale sono state deferite all’autorità giudiziaria due donne, rispettivamente di 57 e 33 anni. All’interno di un appartamento al quarto piano, in particolare, sono stati trovati quattro anziani che, secondo quanto  dichiarato  dalle due donne, erano presenti nella struttura da circa due mesi. Era presente una terza  donna che ha riferito di svolgere prestazione lavorativa alternandosi nel turno con un’altra signora per accudire gli  ospiti della struttura anche in ore notturne.

Gli anziani presenti hanno riferito di pagare la somma mensile di 800 euro. La titolare non è stata in grado di dimostrare l’avvenuto inoltro delle schede di notificazione delle suddette persone alloggiate all’autorità di Pubblica Sicurezza in quanto mai inoltrate né compilate in formato elettronico. Non è stata in condizione di esibire alcuna autorizzazione sanitaria o amministrativa, per cui, con atti a parte, e nei termini di legge, sono state notificate le previste sanzioni amministrative e i provvedimenti consequenziali. L’unico documento esibito è stato il contratto di locazione ad uso abitativo registrato all’Agenzia delle Entrate il cui proprietario risulta la 57enne. Presso la struttura non sono stati rinvenuti turni di servizio.

Come si diceva, le due donne, madre e figlia, sono state deferite specificatamente per l’attività illegale svolta al quarto piano dell’edificio mentre la sezione “Giudiziaria” della polizia municipale sta approfondendo la situazione riguardo l’appartamento al primo piano.

Erano state diverse le segnalazioni che erano arrivate – spiega il comandante Cannizzaro –  da parte di condomini che spesso venivano disturbati al citofono da persone che chiedevano della casa di riposo, che l’ascensore rimaneva perennemente bloccato al piano quarto, mentre in alcuni casi la ditta che ritira i rifiuti non poteva svolgere il suo lavoro a causa dell’elevato conferimento di pannoloni per anziani rendendo un ambiente igienicamente poco salubre. Mi preme ringraziare il Nas per la professionale collaborazione”.