Caos differenziata, D’Asta: “La città è sporca. Ragusa merita di più”

492
Immagine di repertorio

L’amministrazione comunale, dopo aver letto i dati della differenziata riguardanti il mese di ottobre, che vedono la città di Ragusa sfiorare il 70%, ha legittimamente esultato. Ma mi sarei aspettato molto di più con riferimento alla necessità di contrastare il triste fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei sacchetti della spazzatura agli angoli della strada. Purtroppo, è una questione che va affrontata di petto perché rischiamo di farcela sfuggire di mano”. È il consigliere comunale Mario D’Asta ad evidenziarlo sottolineando, altresì, di essere stato il primo in Consiglio comunale ad invocare la necessità di controlli incrociati per far sì che tutti i cittadini siano costretti a seguire le regole della differenziata e che le sacche dell’abusivismo possano essere contenute sino ad essere completamente debellate.

In tale direzione bisogna continuare – continua D’Asta – e serve avere un atteggiamento più duro con le sanzioni amministrative, lo dico da tempo. La percezione che si ha, al di là dei brillanti risultati ottenuti nelle percentuali di raccolta che rimangono assolutamente eccellenti, è che la città sia sporca e l’amministrazione, a tal riguardo, non può fare finta di nulla. In attesa che il Dec, che avrà il compito di controllare in maniera pedissequa il rispetto dei vari aspetti del capitolato d’appalto seguito dall’Ati, possa diventare a tutti gli effetti operativo, e sul rispetto del capitolato, visti i risultati, sono convinto che nulla ci sarà da eccepire (o almeno spero), ritengo sia necessario intervenire in maniera drastica. Magari mettendo mano al portafoglio del Comune, affidando la gestione del servizio di rimozione dei rifiuti abbandonati per strada ad un’altra ditta che si occuperebbe solo di gestire questo aspetto dell’igiene ambientale, ma anche intensificando, con la stessa ditta aggiudicataria del bando, la frequenza dei passaggi per l’indifferenziata e per l’umido ad esempio. Tutto questo non in maniera definitiva, ma nell’attesa di continuare con la linea dura nei confronti dei cittadini abusivi ed incivili, nei confronti di chi non solo non intende rispettare le regole ma nulla vuole fare per mettersi in linea con gli indirizzi esistenti, proprio perché abusivo e quindi convinto di potere continuare a rimanere tale come se nulla fosse, sporcando come meglio ritiene”.

Non solo linea dura, comunque – prosegue D’Asta – serve individuare delle forme di premialità per chi ben differenzia, non dimenticando che pagare tutti significa pagare meno e in questo caso meno Tari. È questo un mio vecchio cavallo di battaglia che intendo riprendere e proporre nella commissione Affari generali di cui ho chiesto la convocazione proprio per esaminare il punto in questione e capire qual è la fattibilità dell’iter in questione. Quindi, non possiamo continuare così come se nulla fosse. Nei giorni scorsi, nel centro storico superiore, abbiamo contato almeno una ventina di siti, la maggior parte agli angoli della strada, che facevano i conti con la spazzatura indifferenziata abbandonata all’interno di sacchetti di plastica così come se nulla fosse. Davvero così non può proseguire ancora per molto. La città non capirebbe oltre ad uscirne con le ossa sostanzialmente rotte. Né i ragusani, né i turisti che girano per la città meritano di assistere ad immagini indecenti come quelle di questi mesi. Ragusa merita di più”.