Nascondevano hashish in uno stabile abbandonato. Pedinati e arrestati dai Carabinieri

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Nella giornata di ieri, a seguito di un mirato servizio disposto dalla Compagnia di Vittoria finalizzato alla ricerca sostanze stupefacenti in tutto il territorio di competenza, i militari della Stazione di Comiso hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, un uomo di 29 anni, pregiudicato di origine nigeriana e un uomo di 30 anni.

In particolare, i Carabinieri di Comiso all’esito di un mirato servizio di osservazione e pedinamento svolto unitamente a personale in abiti civili, hanno pedinato i due cittadini extracomunitari che percorrevano le vie della città di Comiso a bordo di uno scooter alla ricerca di clienti cui vendere dosi di sostanza stupefacenti. I due cittadini centrafricani, giunti all’altezza di uno stabile abbandonato situato in un’area rurale nei pressi della Frazione di Pedalino hanno notato uno dei due mentre entrava all’interno di un’abitazione li presente, lasciando l’altro uomo all’esterno della struttura per fare “da palo”.

I militari dell’Arma, insospettiti dall’atteggiamento dei due malfattori, hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione eseguendo le relative perquisizioni personali che hanno consentito di rinvenire un panetto di sostanza stupefacente del tipo hashish nella tasca posteriore dei pantaloni di uno dei due uomini. La successiva perquisizione domiciliare estesa alle pertinenze dell’abitazione, ha inoltre permesso di rinvenire, all’interno di un vano appositamente creato nel muro di una stanza e abilmente occultato da un pannello di compensato, un borsone al cui interno erano contenuti altri 4 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 500 grammi, e vario materiale atto al confezionamento dello stupefacente.

Tutto il materiale recuperato è stato sequestrato dai militari e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per svolgere i relativi accertamenti: lo stupefacente se immesso sul mercato avrebbe fruttato circa 2.500,00 euro.

Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa, sostituto procuratore dott. Sodani.