Tentato omicidio a Comiso, la Polizia arresta Luca Corifeo

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Un uomo è stato arrestato dalla Polizia a Comiso per tentato omicidio.

Le indagini sono partite il 20 marzo, quando in ospedale, a Vittoria, è giunto un uomo con “commozione cerebrale in trauma cranico con diverse ferite lacero contuse al cuoio capelluto e frattura scomposta dell’osso parietale al vertice, con prognosi di giorni trenta”. L’uomo ha detto che le ferite erano conseguenza di un sinistro stradale e aveva rifiutato il ricovero in ospedale.

La polizia non ha creduto al racconto e ha iniziato a indagare su cosa potesse essere accaduto all’uomo, un soggetto con precedenti, venditore ambulante di frutta e verdura.

Gli agenti sono venuti a sapere di una colluttazione avvenuta al mercato ortofrutticolo di Comiso.

È stata acquisita la ripresa di una videocamera di sorveglianza e dalla visione del filmato si è notato un altro soggetto con precedenti, Luca Corifeo, 41 anni, che vicino ad una motoape, intento a caricare la merce appena acquistata, si è accorto della presenza della vittina, che si dirigeva verso di lui con un coltello in mano. A quel punto il Corifeo ha preso dall’abitacolo del suo mezzo un cric; mentre il primo uomo cercava di assestare una coltellata al Corifeo questi si è scansato e lo ha colpito alla testa con il cric facendolo stramazzare al suolo. Corifeo, documentano le immagini, ha infierito utilizzando il cric.

Il diverbio tra i due era avvenuto per motivi riconducibili a vecchie diatribe per pregresse liti.

Sono stati estrapolati dai video 38 fotogrammi da parte del gabinetto provinciale di Polizia Scientifica di Ragusa, nei quali si vedono chiaramente tutte le fasi della reciproca aggressione e in alcuni fotogrammi si notano i due soggetti avvicinarsi l’uno all’altro con atteggiamento di sfida.

Per la Polizia, l’azione posta in essere da Corifeo contro V.F. era idonea ad ucciderlo, tenuto conto del mezzo utilizzato (cioè un cric), e dalla reiterazione dei colpi, della zona del corpo presa di mira e della intensità dei colpi inferti “evincibile dalla gravità delle lesioni cagionate (commozione cerebrale in trauma cranico con diverse ferite lacero contuse al cuoio capelluto con frattura scomposta dell’osso parietale e con prognosi di giorni trenta)”.

Il Gip ha quindi accolto la richiesta della Procura per l’arresto dell’uomo.