‘Percorsi’: Francesco Iacono ci racconta la sua mostra a Comiso

159

È visitabile a Comiso, a Palazzo Labisi, la mostra dell’artista vittoriese Francesco Iacono.

‘Percorsi’ è il titolo della personale che ci porta in un viaggio dal 1978 al 2018 tra oli, pastelli, grafiche e sculture.

La passione per l’arte è stata sempre presente. Nel 1978 – ci racconta l’artista – durante il servizio militare prende vita una nuova tecnica che non avevo mai sperimentato. Avevo comprato una tela, ma non avevo i pennelli. Cominciai così, ad utilizzare i colori con le mani: un’esperienza fantastica perché riuscì ad entrare davvero in contatto con la materia pittorica. Un’opera che prende ispirazione da un volto di donna che avevo sognato, tra cielo, mare e terra.”

Nasce così Incanto, la prima opera di Iacono con questa tecnica, a cui se ne aggiungono molte altre, tutte accomunate dalla volontà di puntare l’attenzione sui temi sociali che più gli stanno a cuore.

Dalla Guerra del Golfo, a quelle in Eritrea, Somalia, Uganda. Ho dedicato una sezione esclusivamente all’attentato terroristico alle Torri Gemelle. E poi, per ultimo in ordine di tempo, il tema dell’immigrazione, che riempie la nostra quotidianità. Ho provato, con le mie mani, a esprimere il dolore, i sacrifici, la disperazione di queste persone”.

Al suo attivo, anche numerose mostre e riconoscimenti: la prima mostra venne realizzata nel 1980 al Palazzo della Provincia. Poi, ha esposto a Palermo, Castelvetrano, Licata, Bologna, solo per citarne alcune.

Tante le opere, tutte importanti, ma alcune hanno avuto un ruolo speciale nella sua vita da artista. ”Incanto è quella di una nuova sperimentazione, ‘Ucciria al Risveglio’ suscita sempre in me vivide emozioni, perchè racconta il senso del lavoro. Per i pastelli ho molto a cuore le Ombre nell’immensità che narrano dei ricordi custoditi nella nostra memoria. E infine le sculture in bronzo”.

C’è dunque tanto da ammirare in questa mostra, organizzata dall’associazione “Arteinsieme”, che sarà visitabile, all’interno del palazzo nobiliare ottocentesco, fino al 26 maggio.