Il ricordo di don Biagio, a dieci anni dalla morte

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“Un dito puntato: una direzione.
La mèta: l’Agnello.
Nel mezzo la Voce.
Che grida e non si dà pace.
Finché non sarà stato in grado di puntarci verso la Luce, e noi di guardare per essere salvi. 
All’Agnello diciamo:
Grazie a Te Parola incarnata che per voce hai scelto Giovanni.
E il suono è familiare: possiamo ripartire.
E camminare con Lui sarà nuova vita”.

È il testo di un messaggio che don Biagio Pandolfo inviò poco prima di morire ad alcuni amici. Una testimonianza di fede, in un momento di dolore e di distacco.

Il vescovo Paolo Urso, non trattenendo la commozione ai funerali celebrati alla basilica dell’Annunziata di Comiso, commentò così, citando don Primo Mazzolari, la forza d’animo di don Biagio: “I preti sanno come morire”.

Andò in Cielo dieci anni fa, come oggi. Aveva 34 anni. Oggi, alle 19, sarà celebrata una messa alla parrocchia dei Santi Apostoli, a Comiso.