Nidi privati e ludoteche a rischio chiusura. Nasce un comitato

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nido in famiglia
Immagine di repertorio

Per i bambini in età prescolare e per i loro genitori non andrà tutto bene. Vanessa Celestino, Eleonora Clio Di Girgenti, Antonella Quattropani del neo costituito comitato nazionale EduChiAmo (fine dell’emergenza sanitaria, la gran parte delle famiglie che affidano i loro bambini ad asili e scuole materne private, ludoteche e centri per l’infanzia di aiuti pubblici, le rette non pagate stanno già minando la sopravvivenza di queste strutture educative che oggi, seppure obbligate a restare chiuse, sono attive con originali e variegate modalità a distanza per stare vicine ai bambini e alle Comitato EduChiamo si fa portavoce di gestori, lavoratori e genitori, perché nell’interesse di tutti i

soggetti ci siano interventi urgenti a tutela del bene comune: il patrimonio di servizi educativi presenti in tutta Italia grazie alle micro e Purtroppo, il decreto Salva Italia, non contiene interventi a misura di queste realtà che, costrette alla chiusura per prime hanno mantenuto praticamente più contare sul contributo dei genitori che, in molte situazioni è venuto a mancare, per ovvi motivi di disagio delle famiglie stesse, colpite dalla crisi generale del mondo del lavoro, prima feroce conseguenza di questa emergenza sanitaria. Quello che si sta configurando è uno scenario di “guerra” tra genitori ed educatrici, spesso direttamente titolari di strutture, che brucia anni di lavoro attento per costruire relazioni e alleanze tra i servizi e le famiglie. Non è immaginabile che, nel prossimo ritrovino a giocare tra le macerie di quei luoghi che hanno garantito il loro benessere e la crescita educativa e che un domani, al momento della ripresa lavorativa, i genitori non abbiano una rete di servizi essenziali sui quali contare. Quello dei servizi privati per i bambini non è un settore “di nicchia”: nella fascia d’età che precede la scuola dell’obbligo, la metà della popolazione scolastica del Paese frequenta strutture private, a integrazione di strutture pubbliche insufficienti a soddisfare la domanda di servizi per la fascia 0-1. Secondo l’ISTAT nell’anno scolastico 2017 quali pubblici. I nidi privati rappresentano il 70% delle strutture a livello nazionale. Parliamo dunque di un polmone di cui l’Italia non può fare a meno e di una conquista sociale per i diritti delle madri lavoratrici.

EduChiAmo sta promuovendo uno sguardo lungimirante, convogliando le forze di scuole, famiglie, personale educativo. Chiede alle rappresentanze Ccnl (FISM e ANINSEI), alle rappresentanze sindacali, all’ANCI per i singoli Comuni e al Codacons di superare una visione le forze per agire in modo unitario avviando un dialogo costruttivo con le Istituzioni, intervenire responsabilmente affinché i costi dell’emergenza non ricadano solo sulle famiglie, creando squilibri e inevitabili tensioni sociali. Per aderire al Comitato o per maggiori informazioni: [email protected] – Portavoce Nazionale: Cinzia D’Alessandro 392 739 7530.