“Da ben 120 ore attendiamo l’esito di un tampone”

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Di seguito riportiamo il testo di una mail, regolarmente firmata da una nostra lettrice di Comiso, ma per privacy non riportiamo il mittente, che ha trasmesso alla Redazione:

“Mio figlio, tornato da Londra il 28 marzo scorso, dopo aver seguito perfettamente tutto l’iter che la situazione di emergenza covid-19 impone a chi rientra in Sicilia, ai sensi dell’ordinanza  nr. 7 del 20.03.2020 firmata dal presidente della regione Sebastiano Musumeci, è rimasto ed è tutt’ora in autoisolamento.

A fine quarantena hanno effettuato il tampone obbligatorio in questi casi, con esattezza giorno 10 aprile, ma ad oggi ancora non abbiamo ricevuto nessuna risposta.

Il nostro medico di famiglia controllando il sito non trova ancora nessun esito del tampone e non rispondono al telefono alle sue chiamate per avere notizie.

Io ho inviato diverse mail di richiesta ai vari indirizzi mail dell’Asp, compresa la mail del direttore generale per la provincia di Ragusa, ma nessuno risponde, non si degnano nemmeno di dare un accenno di lettura.

Mi chiedo se sia normale fare aspettare così tanto le persone per avere una risposta all’esito del tampone?

In altre regioni questo non accade.

Il Codacons in data 20 marzo ha pubblicato una rassegna stampa, vedi link https://codacons.it/burocrazia-tamponi-rischio-boomerang/ , dove si parla di un effetto boomerang per tutto ciò che riguarda i tamponi nella Sicilia orientale e dove ci si scandalizza per i tempi di attesa all’esito fino a 36 ore.

Noi attendiamo l’esito da ben 120 ore e ancora non si sa quando arriverà la risposta, intanto mio figlio continua a rimanere isolato dal resto del mondo”.