Ore di attesa per Vittoria: tra elezioni che slittano e una (possibile) zona rossa

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Foto Wikipedia

Dal governo arriva la decisione: elezioni rinviate al prossimo anno.

L’articolo 27 (Differimento elezioni comunali, delle città metropolitane e delle province) della bozza del decreto Ristori, approvato nel tardo pomeriggio di ieri, recita: “In considerazione della situazione epidemiologica da COVID-19, per l’anno 2020, si applicano, in via eccezionale, le seguenti disposizioni:

a) le elezioni dei comuni i cui organi sono stati sciolti ai sensi dell’articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, già indette per le date del 22 e 23 novembre 2020, sono rinviate e si svolgono contestualmente al turno ordinario di elezioni comunali del primo semestre 2021, mediante l’integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale”.

È il caso della città di Vittoria, che è stato sciolto oltre due anni fa, esattamente il 28 luglio del 2018.

La decisione, essendo la Sicilia a statuto speciale, dovrà ora passare dal governo regionale. Spetterà, infatti, a Nello Musumeci l’ultima parola, anche se è non pare abbia moltissimi spazi di manovra su tale decisione. In ogni caso, il decreto regionale dovrà arrivare nelle prossime ore, stoppando l’elezione a meno di un mese.

Uno stop che avviene in un momento infuocato della campagna elettorale, con scambi di accuse tra i candidati e momenti di tensione in città relative alle misure anti Covid, ma che rischiano di tirare per la giacca cittadini e candidati.

Un’altra spada di Damocle pende sulla testa dei vittoriesi: è quella della zona rossa. Innegabile che l’aumento dei casi è esponenziale. Oltre 300 gli ATTUALI contagiati (lo ripetiamo a ogni articolo: dal numero sono già eliminati i ‘negativizzati’), mentre il Pronto Soccorso è nei fatti al collasso, con un “flusso” di pazienti Covid in continuo aumento, come ha confermato il direttore generale dell’Asp. Tant’è che la zona grigia istituita negli ospedali iblei per ‘tamponare’ la situazione, al ‘Guzzardi’ ha numeri molto più alti di quelli degli altri nosocomi.

In tanti sperano che almeno la ‘zona rossa’ venga scongiurata, perché creerebbe, è evidente, problemi notevoli.

Si dovranno attendere le prossime ore, anche in questo caso, per una decisione che spetta sempre alla Regione e non al governo centrale.