Trentenne maltrattava la convivente: ora va in carcere

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Immagine di repertorio

Nella giornata di ieri, , gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Comiso hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Ragusa su richiesta dalla Procura della Repubblica di Ragusa, nei confronti di un uomo di 30 anni, rumeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti ai danni della convivente, quarantunenne, sua connazionale.

La misura coercitiva è stata emessa in aggravamento di altra misura cautelare meno afflittiva cui l’indagato era attualmente sottoposto.

In particolare, la sera dello scorso 4 gennaio una Volante del Commissariato di P.S. di Comiso interveniva presso l’abitazione della vittima che aveva segnalato di esser stata percossa dal proprio convivente. All’arrivo degli Agenti la donna riferiva che poco prima, per futili motivi, il suo compagno, in stato di ubriachezza, le aveva sferrato pugni e schiaffi riferendo che altro analogo episodio si era ripetuto la sera del 31 dicembre scorso. La vittima, pur rifiutando le cure dei sanitari, tuttavia, a differenza dell’episodio precedente, questa volta decideva di richiedere l’intervento della Polizia di Stato denunciando l’accaduto.

L’indagato, non nuovo a simili condotte, dopo aver trascorso un periodo di custodia cautelare in carcere per fatti analoghi, era stato recentemente collocato agli arresti domiciliari stante la sopraggiunta riconciliazione con la compagna che aveva manifestato la volontà di riaccoglierlo in casa.  A seguito dell’ultimo episodio, la Polizia di Stato ha ulteriormente  deferito D.D.I. all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamenti in famiglia segnalando la reiterazione alla Procura della Repubblica di Ragusa che, tenuto conto delle risultanze dell’attività d’indagine svolta  dalla polizia giudiziaria di Comiso e la situazione di tensione nella coppia, ricorrendone i presupposti di legge richiedeva al Tribunale l’aggravamento della misura cautelare nei confronti del cittadino romeno.

L’Ufficio giudicante accoglieva la richiesta del Pubblico Ministero disponendo l’aggravamento della misura cautelare nei confronti dell’indagato che è stata eseguita dagli uomini del Commissariato di P.S. di Comiso. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.