Zona arancione in Sicilia. Ecco un vademecum sulle ‘regole’

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L’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, in vigore in Sicilia dal 10 gennaio per frenare l’epidemia di Coronavirus prevede ulteriori restrizioni rispetto a quanto stabilito, per le zone arancioni, dal provvedimento del governo del 3 dicembre. Cerchiamo meglio di capire cosa si potrà fare o non si potrà fare:

NO AGLI SPOSTAMENTI TRA REGIONI

È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori regionali, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute… È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

NO AGLI SPOSTAMENTI IN ALTRI COMUNI

È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune;

BAR, RISTORANTI, GELATERIE CHIUSI. SI’ ALL’ASPORTO

Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade… negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti.

In aggiunta a queste norme ve ne sono altre stabilite ad hoc dalla regione:

In particolare riguardano ulteriori misure di distanziamento interpersonale nei negozi, che restano aperte. E soprattutto la scuola.

SCUOLA

Fino al 31 gennaio le lezioni per le superiori saranno solo a distanza.

Fino al 16 gennaio didattica a distanza anche per elementari e medie (in alcuni comuni, a seconda dell’andamento della curva dei contagi, la didattica in queste scuole potrebbe essere svolta a distanza fino al 31 gennaio.

Restano aperti gli asili nido e le scuole dell’infanzia.