Volontariato virtuale e inclusione sociale

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Un nuovo modo di favorire i processi di inclusione sociale, elaborando metodologie innovative attraverso il volontariato virtuale. È uno degli obiettivi principali del progetto Erasmus “Learning Helping: inclusive education of adult persons through virtual volunteering”, promosso dalla Cooperativa RedTree Making Projects e da numerosi partner europei, tra cui l’associazione ragusana Generazione Zero.

Il progetto, che durerà 24 mesi e terminerà nell’agosto del 2022, è teso a sviluppare e diffondere una guida che serva ad incoraggiare lo sviluppo del volontariato come pratica di inclusione sociale di adulti e migranti. Generazione Zero sarà coinvolta nella promozione e nella disseminazione della innovativa metodologia e parteciperà ai quattro incontri transnazionali con i partner del progetto: le francesi European Language Equality Network e Greta du Velay, la iberica Asociación de Jóvenes Musulmanes en Valencia, la greca Lesvos Solidarity e l’altra italiana Smallcodes Srl. Il primo incontro si è tenuto giovedì 11 marzo.

In aggiunta, sono previsti anche due multiplier events pubblici a Lesbo, in Grecia, e a Valencia, in Spagna, per la diffusione dei nuovi metodi di lavoro e dei materiali educativi. Questo progetto mira infatti a valorizzare le competenze degli adulti permettendo loro non solo di seguire delle attività educative, ma anche di mettere in pratica le attività di volontariato virtuale. Saranno importanti anche le ricadute per la rete delle associazioni partner, perché consentirà loro di avere uno strumento virtuale sia per la formazione dei propri membri, che per la ricerca di volontari disponibili a partecipare alle attività associative.

Learning Helping è la prosecuzione di un altro progetto Erasmus, precedente intitolato “Vivar”, per la creazione di una piattaforma online di educazione per adulti e condotto sempre dalla cooperativa RedTree insieme ad altri partner europei.

Giuseppe Cugnata, referente del progetto per Generazione Zero: “Tra gli obiettivi del progetto è importante anche l’impegno da parte di tutti i partners a stabilire un contatto tra coppie di studenti provenienti da diversi paesi, in modo da favorire i processi di inclusione. È sicuramente qualcosa di altamente innovativo che mira ad unire l’educazione per adulti a dei percorsi di training e di volontariato. Una sfida che Generazione Zero intende affrontare al meglio: la nostra associazione, infatti, sta già sperimentando sempre più l’uso di strumenti digitali nei percorsi educativi e di progettazione. Nel mese di maggio, Generazione Zero condurrà il progetto Erasmus+ ‘Sicily Against Hate Speech’, concepito per il contrasto delle fake news e del linguaggio d’odio interamente svolto online insieme a partner di sei paesi europei. Una novità nel panorama dei progetti Erasmus e siamo i primi in Italia ad implementare un Erasmus+ in digitale”.